Orcel: "Generali per UniCredit non è un obiettivo. Su Commerzbank e Bpm..."
Il ceo del gruppo affronta tutti i temi caldi e conferma che le radici della banca resteranno in Italia
Orcel svela i piani di UniCredit e conferma l'intenzione di puntare sull'Italia
UniCredit ha presentato i conti relativi al 2024 e si conferma un anno da record per la banca, grazie a un utile di 9,7 miliardi e 9 miliardi di distribuzioni agli azionisti, l’amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel, commenta i principali temi che riguardano il suo gruppo, da Bpm a Commerzbank fino a Generali. "Nel 2024 - spiega Orcel a Il Sole 24 Ore - abbiamo raggiunto risultati ben oltre le previsioni fissate nel piano UniCredit Unlocked, sia per redditività che per distribuzioni: oltre 26 miliardi in quattro anni. E ora stiamo entrando nella fase successiva. Accelerare la crescita mantenendo alta redditività e distribuzioni traendo vantaggio dalla trasformazione portata a termine e dai nostri vantaggi strutturali".
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"Noi - prosegue Orcel a Il Sole - siamo una banca italiana. La nostra sede è e rimarrà in Italia e sono pronto a difenderla con tutto me stesso. L’ho detto pubblicamente anche in Germania. E faccio quello che dico. Altro tema: il risparmio degli italiani. Poco a poco abbiamo riportato nella diretta gestione della capogruppo italiana il controllo delle fabbriche prodotto che gestiscono i prodotti di risparmio e continueremo in questa direzione. L’iniziativa con l’italiana Azimut è solo un esempio senza contare gli investimenti che abbiamo fatto in Italia negli ultimi anni".
"La nostra offerta su Bpm - continua Orcel a Il Sole - è stata fatta senza avere certezza dell’esito dell’Opa su Anima e della relativa percentuale di adesione. Il prezzo offerto tiene conto delle speculazioni di M&A che hanno interessato il titolo in questione. Infine siamo stati chiari che volevamo vedere la performance della banca nei successivi trimestri. In funzione di tutto questo decideremo il da farsi. È prematuro parlarne". Poi smentisce l'interesse di UniCredit per Generali: "Non è un nostro obiettivo". Mentre su Commerzbank prevede tempi lunghi: "I destini si decideranno tra fine 2025 e inizio 2026".