Orologi, dopo il boom nel Covid anche il comparto del lusso subisce la crisi

Anche i "big" Rolex e Patek Philippe sentono la crisi. Pesano gli acquisti dimezzati dalla Cina

di Daniele Rosa
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Economia

Orologi di lusso, dopo il boom nella pandemia è scoppiata la bolla

Il settore del lusso sta subendo, in tutto il mondo, un certo rallentamento. Un comparto che evidenzia questa tendenza è quello degli orologi, in particolare di quelli svizzeri, al top per qualità e prezzi. Secondo l’indice degli orologi Subdial che registra l’andamento dei prezzi delle marche migliori e più conosciute, negli ultimi due anni si è visto un crollo del  35% da 46.488 euro a 30.816 euro.

Il marchio che guida questa classifica negativa è lo svizzero Patek Philippe che ha diminuito il suo valore dell'11,6% nell'ultimo anno. A seguire Tudor (-7,4%), Rolex (-6,3%) e Omega (-1,9%). E, coerentemente con questo trend, anche l’export svizzero di orologi di lusso sta soffrendo. I dati della Federazione dell’industria orologiera svizzera (Fédération de l’industrie Horologère Suisse) rilevano che gli ordini, a marzo, sono crollati del 16%. Un calo inaspettato dopo il boom nella pandemia. L’export del 2023 è calato del 10%.

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Orologi di lusso, i ricchi cinesi e americani comperano meno

Fra le cause principali di questa debolezza Morgan Stanley indica  la spesa dei cinesi diminuita (l’import cinesi di ororlogi svizzeri si è quasi dimezzato al 42%), poi vi è il calo della domanda dagli Stati Uniti,  soprattutto dai clienti più ricchi.

Certo che sembrano lontani i tempi esplosivi durante la pandemia, quando la domanda di Rolex, Audemars Piguet o Patek Philippe era alle stelle. A tal punto che Rolex , per far fronte a tutte le richieste, ha voluto dare valore anche al suo mercato dell’usato lanciando un programma di orologi usati certificati nel 2022. Nel 2020, all’inizio della crisi sanitaria, i prezzi dei Rolex sono saliti alle stelle insieme ad altre classi di asset, in primis le criptovalute.

Ma finito il Covid la bolla speculativa è scoppiata e i prezzi degli orologi di lusso sono crollati del 34% rispetto ai massimi del 2022 (dati WatchCharts). E su questa crisi ha pure contribuito la carenza di materie prime, compreso le sanzioni sui diamanti imposte alla Russia, un Rolex usato oggi costa il 10% in meno, mentre un Piguet costa il 13%. Sicuramente non è, quella del comparto degli orologi di lusso, una situazione drammatica.

“Quello che avevamo nel 2021 e nel 2022 in qualche modo è finito, ma i prezzi non saranno dimezzati, saranno ridotti”. Sebbene non si ritornerà ai fasti della pandemia  il prezzo medio di un orologio di lusso nel mercato al dettaglio è, in media, ancora sui 27.381 euro, ben al di sopra del prezzo originale. Insomma il mercato del lusso negli orologi rallenta ma i margini sono ancora alti.