Pagare i prodotti in funzione della freschezza: ecco le etichette anti spreco

Nel settore ortofrutticolo, l'etichettatura è da tempo tema di dibattito e interesse. Quelle elettroniche aprono nuove strade per i freschi

di Redazione
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Pagare i prodotti in funzione della freschezza o della maturazione: utopia o realtà?

Nel settore ortofrutticolo, l'etichettatura è da tempo tema di dibattito e interesse. Con l'aumento costante della frutta e della verdura confezionata in vendita, che rappresenta quasi il 50% delle referenze, diventa cruciale identificare i prodotti tramite etichette esplicative, includendo caratteristiche e prezzi, come già avviene per i prodotti confezionati del largo consumo. Tuttavia, per alcuni prodotti freschi, come meloni e angurie, è difficile raggrupparli in confezioni a peso definito o standardizzare il loro peso a causa delle loro dimensioni e peculiarità. Questi prodotti sono spesso prezzati a peso con etichette specifiche.

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Parallelamente, ci sono nuove tecnologie nel mondo alimentare, come quella sviluppata nel 2018 dalla startup israeliana Wasteless, che utilizza etichette elettroniche per aggiornare i prezzi in tempo reale in base alla data di scadenza. Questo approccio potrebbe ridurre gli sprechi e ottimizzare i prezzi per i prodotti freschi altamente deperibili, incoraggiando i consumatori a scegliere in base alle loro esigenze di consumo anziché alla durata residua. Tuttavia, l'adozione di queste tecnologie da parte della grande distribuzione è stata limitata a causa dei costi elevati e del ritorno economico incerto. Solo alcune catene, come Finiper in Italia, hanno sperimentato tali etichette elettroniche.

Un'altra tecnologia, i tag elettronici RFID, è già diffusa in altri settori ma è stata poco utilizzata nella vendita al dettaglio di prodotti alimentari, soprattutto freschi, a causa dei costi elevati. Tuttavia, ci sono sforzi per rendere queste etichette più economiche implementandole nella filiera di produzione anziché solo nei punti vendita. Alcune grandi catene come Walmart negli Stati Uniti e Lidl in Europa stanno testando nuove etichette digitali sugli scaffali, che consentono variazioni di prezzo e monitoraggio del traffico dei clienti per migliorare la distribuzione dei prodotti e le promozioni. Con queste innovazioni, il settore ortofrutticolo si avvicina a una nuova rivoluzione dopo quasi 50 anni dall'introduzione del codice a barre.