Part time, formazione e sgravi fiscali: 3 emendamenti per le donne lavoratrici

A Roma è stato inaugurato lo Spazio Impresa Aepi nel segno dell’inclusione lavorativa delle donne: gli obiettivi dell'agenda 2030 non sono più rinviabili

di Marco Rossi
Donna manager
Economia

Donne e lavoro, Castelli: "Stop al conservatorismo nei contratti, flessibilità e valore alle competenze” 

Nella prestigiosa nuova sede dell’Aepi, sita proprio davanti a Montecitorio, si è tenuto un convegno sull’imprenditoria al rosa che ha visto però, e questa è la novità, la presentazione di tre emendamenti che saranno presentati in Parlamento. Quindi non solo parole ma finalmente anche pragma, azione concreta, svolta per il cambiamento.

“L’inclusione lavorativa delle donne va messa in pratica con azioni concrete, per questo oggi la Confederazione Aepi presenta tre proposte di emendamento al Decreto Lavoro, Dl 48/2023, a vantaggio delle madri lavoratrici in tema di: trasformazione del contratto di lavoro part-time, formazione e sgravi fiscali per il datore di lavoro”.

Lo spiega Mino Dinoi, presidente della Confederazione AEPI, che raccoglie migliaia di piccole e micro imprese e una considerevole rappresentanza di professionisti, e ha inaugurato a Roma lo "Spazio Impresa", nella nuova sede in via degli Uffici del Vicario 43, con una tavola rotonda interamente dedicata al lavoro delle donne, dal titolo “Agenda 2030, la sostenibilità sociale si dipinge di rosa”, a cui hanno preso parte rappresentanti del Governo, delle forze politiche, delle imprese e delle professioni.

“Con il nostro contributo legislativo ma anche al dibattito, vogliamo provare a lanciare input costruttivi, proposte e vie percorribili. Gli obiettivi dell’Agenda 2030 - prosegue Dinoi - sono ancora lontani dalla piena attuazione e occorre compiere scelte forti per favorire una reale inclusione sociale e lavorativa delle donne in tutti i settori e a tutti i livelli e la maternità non può più essere un fattore discriminante e penalizzante. Oggi, in occasione dell’inaugurazione dello Spazio Impresa, che vuole essere un luogo di confronto aperto sui temi più importanti dell’agenda politica, sociale, economica e culturale del Paese, abbiamo lanciato proprio tre proposte che possono iniziare a favorire il cambiamento. Le imprese oggi più che mai sono il contesto in cui maturano i cambiamenti e si rompono i tabù”, ha concluso.

“Quando parliamo di inclusione, equità e opportunità di mettersi e rimettersi in gioco per le donne - sottolinea Maura Ianni, coordinatrice del gruppo professioniste e imprenditrici AEPI - parliamo di crescita personale e professionale di ogni singola donna. Il futuro del lavoro fa rima con flessibilità, nuove modalità lavorative che permettano la valorizzazione delle competenze, la qualità della performance insieme al rispetto dei tempi di vita personale. Da questo cambiamento non si torna indietro”.

IL DIBATTITO

Hanno partecipato alla discussione l'ex viceministro all'Economia, on. Laura Castelli, che ha evidenziato la necessità di adeguare i contratti nazionali del lavoro alle nuove esigenze di flessibilità e conciliazione dei tempi vita-lavoro delle donne, ma che emerge fortissimo anche in generale dalle nuove generazioni “La flessibilità favorisce il lavoro femminile, ma un certo conservatorismo, anche da parte di molti sindacati lo boicotta. I giovani lavoratori mettono tutti sé stessi nel lavoro, ma chiedono soluzioni nuove, praticabili. Non possiamo meravigliarci se poi decidono di andare all’estero, dove il cambiamento è già in corso. Il mondo non aspetta, il business corre e l’Italia rischia di perdere ancora una volta l’occasione di cambiare”.

SFATARE I MITI: L’AUTOTRASPORTO È SEMPRE PIÙ DONNA

La tavola rotonda AEPI ha anche posto acceso i riflettori sul settore dell’autotrasporto e della logistica, mondi considerati poco femminile, ma in cui al contrario di quel che si pensa, le donne si stanno facendo largo come imprenditrici e come lavoratrici. Lo dicono i racconti personali della vicepresidente FIAP (Federazione italiana autotrasportatori professionali), Sonia Primiceri, imprenditrice di successo di un’impresa alla quarta generazione di autotrasportatori e della giovane influencer Laura Broglio, che dai social racconta la sua quotidianità di “ragazza in camion”.

“Siamo abituate come donne a metterci a disposizione al cento per cento come lavoratrici perché siamo abituate a fare i conti con le difficoltà di settori maschili per definizione. Eppure, a fare sempre la differenza è proprio questa passione, che ci permette di diventare imprenditrici in grado di intercettare le esigenze delle donne lavoratrici e al tempo stesso permette alle lavoratrici, di partecipare con entusiasmo alla vita lavorativa. È un’alleanza virtuosa che premia. Ho sempre voluto sostenere le giovani nel loro progetto di crescita professionale, ma anche di famiglia, che è un valore aggiunto che dà una marcia in più alle aziende”, ha detto Primiceri.

“Racconto la mia vita sul camion e provo a sfatare luoghi comuni, anche come mamma di un bimbo, ma anche a spiegare il bello della nostra vita di autisti - sono le parole dell’influencer e camionista Broglio - Con il mio corpo esile sfido i tabù di chi pensa ancora che l’autotrasporto è uomo. Elasticità, passione, competenze: le donne si rispecchiano in quello che fanno, è un peccato che ancora troppe non abbiano la possibilità di esprimersi a livello lavorativo”.

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