Pechino entra nel Cda del TikTok cinese. Aumenta il pressing sulla tecnologia
Il China internet investment fund gestirà l'1% delle quote dell'azienda che controlla l'app cinese Douyin e l'app di news Toutiao
La notizia giunge ora ma ha avuto luogo a fine aprile l'operazione che ha segnato l'acquisizione da parte del governo di Pechino, tramite la China internet investment fund, dell' 1% della proprietà di Beijing ByteDance company, la società cinese che controlla Douyin, versione cinese di Tik Tok, più l'app di notizie Toutiao. Beijin ByteDance, controllata dalla ByteDance che controlla a sua volta Tik Tok, continuerà a detenere una quota azionaria del 99%. Per il governo cinese non si tratta inoltre del primo social media del quale acquisisce percentuali. Pechino ha quote anche in Weibo e nella piattaforma audio Ximalaya. Le cifre dell'affaire rimangono ignote ma alcuni media cinesi, come si legge su MF, hanno mostrato un significativo aumento nel capitale sociale di ByteDance alla fine del mese di aprile. Da 10 milioni di yuan a 200 milioni (26,3 milioni di euro). L'affare concluso dal governo di Pechino sembra inserirsi all'interno del piano, palesatosi nel documento in 10 punti filtrato nella tarda serata di ieri, mercoledì 18 agosto, che il Comitato centrale del Partito e il Governo cinese intendono sviluppare e condurre a termine entro il 2025, e che prevede il rafforzamento del controllo normativo di settori strategici: l'economia e la sicurezza nazionale. Ma anche innovazione tech, scienza, cultura, educazione, sanità e trasporti, IA, big data. Un modello più statalista, all'insegna del "benessere condiviso" di Xi Jinping, che sembra mirare a incrementare ulteriormente il peso della leadership comunista sulla seconda economia mondiale. Quindi un controllo sempre più rigoroso sugli attori del comparto privato per assicurarsene gli interessi prioritari.