Pensioni, gli aumenti definitivi del 2022: di quanto e come. Tutti i calcoli
Pensioni nel 2022: inflazione e meno tasse, così aumentano gli assegni per i pensionati
Pensioni 2022 aumenti: ecco quanto crescono gli assegni
Le pensioni crescono in questo 2022: il motivo? Inflazione e meno tasse fanno salire gli assegni pensionistici che saranno rivalutati con adeguamento al costo della vita: +1,7%, anche se nei primi 3 mesi non si andrà oltre un +1,6% (come spiegato dall'Inps) dunque in primavera dovrebbe arrivare il conguaglio. E poi c'è il taglio dell'Irpef: saranno i pensionati con assegni medio-alti a risparmiare maggiormente (sino a 697 euro l'anno per le pensioni superiori al 48mila euro). Vediamo intanto quanto ha spiegato l'Inps sul suo sito nei giorni scorsi.
Rinnovo pensioni, prestazioni assistenziali e di accompagnamento alla pensione per il 2022. Il punto Inps
Assegni pensionistici più alti? Secondo quanto spiega l'Inps, la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per il 2021 è determinata in misura pari a +1,7 dal 1° gennaio 2022, salvo conguaglio da effettuarsi in sede di perequazione per l'anno successivo.
L’Istituto, al fine di assicurare il rinnovo delle pensioni in tempo utile per il 2022 e rendere possibile la prima liquidazione delle pensioni con decorrenza gennaio 2022, ha utilizzato l’indice di perequazione disponibile al 15 ottobre 2021, pari all’1,6%.
Nel corso del primo trimestre del 2022 verrà effettuata l’elaborazione per la corresponsione delle differenze di perequazione , ove spettanti.
Per ulteriori indicazioni sull’operazione di rinnovo per il 2022, si rimanda alla circolare in corso di pubblicazione.
Trattenute fiscali: addizionali regionali e comunali, conguaglio 2021 e tassazione 2022. Il punto dell'Inps
Su questo tema, l'Inps sul suo sito ha chiarito: per quanto riguarda le prestazioni fiscalmente imponibili a decorrere dal rateo di pensione di gennaio, oltre all’IRPEF mensile, vengono trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2021.
Si ricorda che queste trattenute sono infatti effettuate in 11 rate nell’anno successivo a quello cui si riferiscono.
È stato, inoltre, effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali relative al 2021 ( IRPEF e addizionale regionale e comunale a saldo) sulla base dell’ammontare complessivo delle sole prestazioni pensionistiche.
Laddove le trattenute siano state effettuate in misura inferiore rispetto a quanto dovuto su base annua, le differenze a debito saranno recuperate, come di consueto, sulle rate di pensione di gennaio e febbraio 2022.
Nel solo caso di pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18.000 euro, per il quali il ricalcolo dell’IRPEF ha determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione viene estesa fino alla mensilità di novembre (articolo 38, comma 7, legge 122/2010).
Le somme conguagliate verranno certificate nella Certificazione Unica 2022.
Le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni (detassazione per residenza estera, vittime del terrorismo) non subiscono trattenute fiscali.