Pensioni, in arrivo la mazzata dal 2023. Importi inferiori causa riduzione Pil
L'Istat ha certificato che la rivalutazione dei montanti contributivi maturati presso l'Inps sarà negativa. Pesa molto la crisi dovuta al Covid
Pensioni, in arrivo la mazzata dal 2023. Importi inferiori per crollo Pil
Arrivano brutte notizie per i futuri pensionati. A causa del crollo del Pil negli ultimi 5 anni, chi smetterà di lavoare dal 2023 in poi percepirà un assegno ridotto. Lo ha certificato l'Istat, spiegando - si legge sul Sole 24 Ore - che la rivalutazione riferita al 2023 dei montanti contributivi maturati presso l'Inps dovrebbe essere negativa, perchè tale è risultata la media degli ultimi cinque anni del Pil. La riduzione non sarà direttamente applicata alle prestazioni accumulate, ma inciderà sul primo coefficente che andrà in positivo, quello subirà una riduzione dello 0,0215%, previsto per quest'anno.
Scattano così - prosegue il Sole - due campanelli d'allarme. Il primo riguarda la prestazione finale che l'Inps sarà in grado di garantire. Le proiezioni sulle pensioni si calcolano avvalendosi di una crescita media del Pil dell'1,5%, ma questi valori sono ben lontani da quelli registrati negli ultimi anni. Il secondo campanello d'allarme è relativo alla sostenibilità del sistema. Le attuali prestazioni sono corrisposte con il sistema contributivo, ma quando il coefficente di rivalutazione si abbassa, come nel caso degli ultimi anni, il sistema non regge più.