Pensioni, oltre il 50% è sotto i 750 euro. Assegni invalidità, boom al Sud

Assegni sempre più poveri e record di pensioni di invalidità al Sud: lo scenario

di Redazione Economia
(foto Ipa)
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Pensioni, oltre il 50% è sotto i 750 euro. E al Sud è boom di assegni di invalidità

Al 1° gennaio 2024, i trattamenti di anzianità o anticipati assorbono il 37,1% delle pensioni private erogate dall’INPS, mentre quelli di natura assistenziale rappresentano una quota pari al 23,3%.

Secondo l'Osservatorio dell’ente previdenziale, che monitora l'andamento del flusso pensionistico escludendo gli assegni ai dipendenti pubblici, al principio di quest'anno sono state contabilizzate 17.775.766 pensioni, per un totale di 248,7 miliardi di euro di costo. Di queste, 13.632.992 (il 76,7%) sono di natura previdenziale, mentre 4.142.774 sono assistenziali, comportando una spesa di 25,9 miliardi di euro.

Nel solo 2023 sono state liquidate 1.364.686 pensioni, per un totale di 14,3 miliardi di euro, e il 48,6% di esse erano di natura assistenziale, in crescita rispetto al 46,5% registrato nel 2022. Questo indica un aumento significativo rispetto a 20 anni fa, quando nel 2003 le pensioni assistenziali rappresentavano solo il 36% del totale, segnando un incremento di 11 punti percentuali nel corso del tempo.

Attualmente, il Mezzogiorno presenta la più alta incidenza di pensioni di invalidità civile, con 77,4 assegni ogni mille residenti, quasi il doppio rispetto al Nord, che ne conta 39,4. Inoltre, l’INPS segnala che per circa il 53,7% delle pensioni l'importo mensile è inferiore a 750 euro.

Le pensioni private di natura previdenziale ammontano a 222,8 miliardi di euro. L'INPS comunica che delle pensioni vigenti al 1° gennaio 2024, il 76,7% è di natura previdenziale e il restante 23,3% è assistenziale, per un costo annuo totale di 248,7 miliardi di euro, suddiviso tra 222,8 miliardi sostenuti dalle gestioni previdenziali e 25,9 miliardi dalle gestioni assistenziali.

L’INPS rileva che il 47,1% dei trattamenti e il 62,4% degli importi in pagamento è a carico delle gestioni dei dipendenti privati, con il Fondo pensioni lavoratori dipendenti che contribuisce per il 44,5% delle pensioni liquidate e il 57,8% degli importi in pagamento. Le gestioni dei lavoratori autonomi erogano il 28,3% degli assegni (il 24,7% degli importi pagati), mentre le gestioni assistenziali erogano il 23,3% delle prestazioni (il 10,4% degli importi).

Le pensioni assistenziali sono in aumento, con il 48,6% delle pensioni liquidate nel 2023 di natura assistenziale. Gli importi annualizzati per i nuovi assegni liquidati nel 2023 ammontano a circa il 5,8% dell'importo totale in pagamento al 1° gennaio 2024. Di queste prestazioni, il 20,4% sono pensioni e assegni sociali, con il 37,9% erogato a uomini. La maggior parte delle altre prestazioni assistenziali, pari al 79,6%, è destinata a invalidi civili, con un indice di mascolinità del 42,0%.

Per quanto riguarda i lavoratori privati e autonomi, sono stati erogati oltre 5 milioni di trattamenti anticipati o di anzianità fino al 1° gennaio 2024, di cui circa il 73,8% è stato liquidato a uomini. Le prestazioni previdenziali consistono principalmente in pensioni di vecchiaia (69,1%), di cui il 57,3% è assegnato a uomini, pensioni di invalidità previdenziale (5,0%), di cui il 57,0% sono per uomini, e pensioni ai superstiti (25,9%), con un tasso di mascolinità del 12,5%.

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