Pensioni, per gli operai edili ecco Quota 93. Bastano 63 anni e 30 di lavoro

Trovato l'accordo politico. La formula è quella dell'Ape sociale. Previsti sei anni in meno di contributi rispetto alla precedente norma

Economia
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Pensioni, Quota 93 per operai edili. Fine lavoro 6 anni prima

Sulle pensioni ancora il governo non ha trovato la formula definitiva. Si continua a discutere sulle alternative a Quota 100. Ma c'è una categoria su cui la politica ha trovato un accordo, è quella degli operai del settore edile. Con un emendamento alla legge di Bilancio - si legge sul Messaggero - dovrebbe essere ridotto da 36 a 30 anni il requisito contributivo richiesto a questa categoria per poter lasciare il lavoro a 63 anni con la formula dell'Ape sociale. In pratica si creerebbe una sorta di Quota 93, proprio mentre per la generalità dei lavoratori(al momento solo per il 2022) vengono aggiunti due anni al meccanismo di Quota 100.

Il pensionamento anticipato applicato in via sperimentale a partire dal 2019 - prosegue il Messaggero - non è mai stata un'opzione effettivamente praticabile per la grande maggioranza dei lavoratori dell'edilizia: 38 anni di contributi sono troppi da mettere insieme in un settore flagellato soprattutto in questi ultimi anni, prima della crisi pandemica, dall'incertezza occupazionale. Molti degli interessati pur avendo un'età anagrafica alta e non troppo lontana dai 67 anni richiesti per la vecchiaia hanno troppi buchi nella loro vita professionale per tagliare il traguardo e devono quindi continuare a lavorare.

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