Perché le banche sono aziende private solo quando fa comodo a loro?
Sileoni dice che azzerare le commissioni sui Pos è incostituzionale: ma siamo davvero sicuri che sia così
Le banche sono private solo quando non devono essere ricapitalizzate
Ho appena finito di leggere l’articolo secondo cui Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, dice che una norma dello Stato volta ad azzerare le commissioni sui Pos sarebbe incostituzionale. La motivazione? “Ciascuna transazione ha un costo per le stesse banche che, pertanto, essendo peraltro aziende private, non possono azzerare i prezzi in un colpo solo”. Nessuno dice ha non si deve pagare, ma esiste una differenza enorme fra il costo, circa 47 centesimi, e la commissione dell’1,27%.
Ecco un esempio banale: se faccio una operazione allo sportello o una transazione con il POS da 50 euro il costo dell’1,27% è pari a 63,5 centesimi, quindi il guadagno è di 16,50 centesimi, pari ad un utile del 35,11%. A conferma di ciò vi rimando alla tabella del sito che è esaustiva. Una domanda sorge spontanea: quante sono le operazioni effettuate con il bancomat o con il POS giornalmente? Io non sono riuscito a trovare un sito che soddisfi questa curiosità, ma ritengo che siano centinaia di migliaia, se non milioni. Sarebbe meno oneroso per l’utilizzatore, del Bancomat o del POS, se la banca avesse un guadagno più contenuto? Domanda corrosiva: perché i Bancomat sono numericamente in continuo calo?
Ora, per tornare alla frase di cui sopra, vorrei porre una domanda al Segr. Gen. della FABI (Federazione Autonoma Bancari Italiani): OK! Le banche italiane sono delle “aziende private”, allora perché diventano pubbliche ed a carico dei soci e degli obbligazionisti quando sono in default? Per favore andate a vedere cosa prevede il BAIL IN e chiedetelo a chi ha avuto la sfortuna di cascarci dentro! Un servizio va pagato, ma dev’essere sempre all’altezza della prestazione erogata.