Petrolio, il prezzo scende: sollievo per i consumatori in vista dell’inverno

A 70 dollari il barile di Brent. Difficoltà per Arabia Saudita e Russia

di Daniele Rosa
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Economia

Petrolio, il trend al ribasso per il barile di Brent

I consumatori ancora non lo sanno e non lo percepiscono ma, per il riscaldamento del prossimo inverno e “probabilmente” anche per lil prezzo della  benzina, potrebbero essere più fiduciosi. Perchè? Perchè il prezzo del petrolio, il Brent è il riferimento europeo, sta calando e la tendenza sembra essere perdurante al ribasso. 70 dollari al barile, un prezzo che non si vedeva dal 2021. 10 dollari in meno in sole due settimane e soprattutto una tendenza al ribasso che pare sempre più consolidarsi.  Concordi su questa tendenza diversi osservatori che sono convinti che il prezzo di 60 dollari al barile potrebbe essere raggiunto in un tempo abbastanza breve. E maggiore responsabile di questa tendenza è che la produzione di petrolio è molto forte rispetto ai consumi mondiali. E questo trend sembra aumentare. Una ulteriore conferma di questa evoluzione vine dai commenti delle molte società di analisi convinte che la domanda di petrolio aumenterà di circa un milione di barili al giorno, contro una produzione in aumento di circa 1,5 milioni ad eccezione della versione allargata di OPEC insieme a Stati Uniti , Brasile, Canada, e Guyana in testa.

Petrolio, Cina in rallentamento chiede meno "olio nero"

Ma più nel dettaglio cosa ha fatto perdurare questa tendenza ribassista? Principalmente due fattori. Il primo una domanda debole ed inaspettata. La Cina infatti ha rallentato indebolita soprattutto da una gigantesca crisi del comparto immobiliare e di quello edile. E, in aggiunta, il boom dell’occupazione americana ha mostrato segni di rallentamento. Il secondo riguarda le previsioni al ribasso delle aspettative sulla domanda. L’organismo più’ interessato ai prezzi, l’Opec, ha ridotto le previsioni per due mesi consecutivi valutando la possibilità di allargare i tagli all'offerta dopo il forte calo dei prezzi del petrolio. Fra questi l’Arabia Saudita necessita, secondo il FMI,  che il prezzo sia di 100 dollari per evitare di incorrere in un deficit. E subito a ruota la Russia che tra sanzioni e diminuzioni del prezzo del Brent potrebbe trovare ancora più difficoltà a finanziare la guerra. Vedremo ma, per adesso, la tendenza dei costi del riscaldamento per il prossimo inverno possono far tirare ai  consumatori  un sospiro di sollievo.