Piazza Affari, a fine giugno il primo sciopero della storia: cosa succede

Lo hanno annunciato i sindacati, che temono un disinvestimento in Italia da parte di Euronext

di Redazione Economia
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Piazza Affari scende in strada: primo sciopero della storia

Per la prima volta nella sua storia, la Borsa di Milano sarà coinvolta in uno sciopero, proclamato dalle organizzazioni sindacali Fabi, First Cisl e Fisac Cgil, attive nel Gruppo Borsa Italiana, parte del gruppo Euronext. Lo sciopero è stato fissato per le ultime due ore del 27 giugno 2024.

La principale preoccupazione dei sindacati riguarda la stabilità occupazionale in Italia. I progetti di delocalizzazione e near shoring di intere aree di attività fuori dai confini nazionali sollevano timori per i posti di lavoro pertanto le organizzazioni sindacali denunciano la mancanza di garanzie da parte dell'azienda per la tutela dei lavoratori e la valorizzazione delle professionalità esistenti.

Un altro tema cruciale è la questione salariale. Di fronte all'aumento dell'inflazione, i sindacati criticano la decisione aziendale di non applicare gli aumenti salariali previsti dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) per il settore del credito. Questa scelta è interpretata come una volontà del Gruppo Euronext di non proteggere il potere d'acquisto dei lavoratori italiani, nonostante i risultati economici record registrati dalle società italiane del gruppo negli ultimi anni.

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Il terzo punto di contestazione riguarda l'organizzazione del lavoro. Le strutture organizzative del Gruppo Borsa Italiana sono considerate fragili, portando a un uso sistematico e strutturale del lavoro straordinario, inclusi i turni notturni e festivi. Questo carico di lavoro mette a rischio la salute psicofisica dei dipendenti.

Infine, i sindacati esprimono preoccupazione per la governance. Nella nota dei sindacati si legge: “Ultimo elemento di rivendicazione sindacale è legato al tema della governance e della progressiva perdita di autonomia direzionale e strategica delle società italiane del Gruppo Borsa Italiana. A fronte della rilevanza nazionale dell'infrastruttura di mercato, come volano per la crescita economica e la stabilità finanziaria del nostro paese notiamo un progressivo trasferimento al di fuori dell'Italia dell'indirizzo strategico del Gruppo, e di uno spostamento dei ruoli apicali in altre aree geografiche del gruppo Euronext. Tutti e quattro i punti sopra menzionati crediamo confermino la volontà del Gruppo Euronext di disinvestire progressivamente dall'Italia."