Piazza Affari, gli stipendi dei manager volano: +17%. Manley il più ricco

Sul podio anche Fulvio Montipò e Marco Tronchetti Provera. Complessivamente i 10 ceo più pagati hanno ricevuto 231,2 milioni

di Redazione Economia
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Mike Manley il più ricco tra i manager di Piazza Affari

Un anno da ricordare per numerosi dirigenti e imprenditori di Piazza Affari che hanno contribuito alla crescita delle aziende che gestiscono. Questo è quanto riportato dal Corriere della Sera. Al vertice della classifica si trova Mike Manley, che nel 2022 ha ricevuto un compenso lordo di 51,18 milioni di euro da Stellantis, facendolo diventare il top manager più remunerato tra le società quotate in Borsa. Il suo caso è unico perché questa somma include un risarcimento per la mancata conferma alla guida del gruppo dopo la fusione tra Fca, da cui è uscito nel 2021, e Psa.

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Al secondo posto della classifica dei compensi, elaborata dal Sole 24 Ore basandosi sui documenti pubblicati dalle società quotate, si piazza Fulvio Montipò, imprenditore e dirigente di Interpump, che ha percepito 49,12 milioni di euro. Questo è il risultato della rapida crescita dell'azienda, diventata il principale gruppo mondiale nel settore delle pompe ad alta pressione con il 50% di quota di mercato e uno dei leader nella produzione di prese di forza, valvole, cilindri, tubi e riduttori nell'oleodinamica, superando i 2 miliardi di ricavi nel 2022.

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Al terzo posto si colloca Marco Tronchetti Provera, vice presidente e amministratore delegato di Pirelli, che ha percepito 19,97 milioni, a cui si aggiungono 20.000 euro dal consiglio di amministrazione di Rcs Mediagroup. Tutti hanno recuperato le perdite subite durante la pandemia, così come le aziende che guidano, considerando i compensi monetari (fissi, bonus e buonuscite) e le plusvalenze da stock option. I guadagni lordi dei primi dieci manager hanno raggiunto i 231,2 milioni, con un aumento del 17% rispetto al 2021.
Tra gli imprenditori, al quarto posto ci sono Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, amministratori delegati del luxury group fino a maggio 2023, entrambi con un guadagno di 18,14 milion Hanno contribuito a portare l'azienda del made in Italy a un fatturato di 4,2 miliardi (+25%) nel 2022. Al ottavo posto si trova Giovanni Tamburi, fondatore di Tip, che nel 2022 ha percepito 14,85 milioni investendo nelle eccellenze italiane, tra cui Moncler, Prysmian, Amplifon e Interpump.

I dirigenti dominano la maggior parte della top 20, con esponenti come Carlo Cimbri, presidente di Unipol, al sesto posto con 16,46 milioni, Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, al settimo posto con 14,9 milioni, e Scott Wine, ceo di Cnh, al nono posto con 14,3 milioni. In classifica, troviamo anche il numero undici John Elkann, amministratore delegato di Exor e presidente di Stellantis e Ferrari, con 13,67 milioni. Brillano nel contesto del made in Italy anche Marco Gobbetti, amministratore delegato di Ferragamo, al decimo posto con quasi 14 milioni, Dario Scaffardi, al vertice di Saras, al dodicesimo posto con 13,28 milioni, e Enrico Vita, ceo di Amplifon, al tredicesimo posto con 10,9 milioni. La lista include anche i consiglieri esecutivi di Moncler, Roberto Eggs (17° con 8,9 milioni) e Luciano Santel (19° con 8,68 milioni), oltre al ceo di Generali, Philippe Donnet, al quattordicesimo posto con 10,6 milioni. Infine, Paul du Saillant, vice ceo di Essilux, si classifica sedicesimo con un compenso di 9 milioni.