Pier Silvio Berlusconi: "Sfide difficili in tv. Politica? Non si improvvisa"
Smentite (per ora) le voci di una sua discesa in campo per ricalcare le orme del padre
Pier Silvio Berlusconi: "Sfide difficili in tv. Politica? Non si improvvisa"
Fare televisione in Italia è sempre stato un'impresa ardua, con pochi riusciti successi nel panorama nazionale. Uno dei pochi trionfi è stato quello orchestrato da Silvio Berlusconi, che ha rivoluzionato il mercato televisivo italiano e lo ha consolidato nel tempo. Nonostante numerosi tentativi di altre compagnie, come la Mondadori, guidata dalla famiglia Formenton, i Rusconi e i Rizzoli, le uniche realtà che sono rimaste salde sono Mediaset, la rinvigorita «La 7» del gruppo Rcs Cairo e la società americana Discovery. Pier Silvio Berlusconi guida Mediaset, e nonostante le speculazioni politiche, continua ad essere un punto di riferimento nel panorama televisivo italiano. Il secondogenito del Cavaliere si racconta in un'intervista al Corriere della Sera.
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Parlando dell'evoluzione del settore televisivo, Berlusconi dichiara: "Il campo dei contenuti è in fermento, persino giganti come Disney e Netflix ne risentono, con conseguenti licenziamenti massicci. Tuttavia, la televisione generalista, se gestita con competenza e modernità, può difendersi egregiamente, come dimostrato nel nostro caso". Rispondendo alle sfide del mercato pubblicitario dominato da colossi come Google e Facebook e alla concorrenza della televisione pubblica, Berlusconi sottolinea: "La strada non è facile, ma con esperienza e investimenti mirati si può crescere anche in questo contesto".
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Quando interrogato sulle politiche di assunzione, Berlusconi evidenzia l'impegno di Mediaset nel reclutare giovani talenti, affermando: "Abbiamo avviato un programma di assunzioni che coinvolge soprattutto giovani sotto i 30 anni e donne, con l'intenzione di continuare su questa strada nei prossimi anni". Parlando dei risultati finanziari, Berlusconi si mostra ottimista nonostante le difficoltà, indicando un aumento del 5% nella raccolta pubblicitaria nel primo trimestre del 2024 rispetto all'anno precedente e un previsto utile superiore ai 217 milioni registrati nel 2022, nonostante le sfide economiche globali. Sul fronte internazionale, Berlusconi discute della situazione di ProsiebenSat in Germania, riaffermando l'impegno di Mediaset nel favorire la crescita e il successo della società attraverso strategie di investimento mirate e una chiara visione aziendale.
Infine, riguardo ai piani futuri di Mediaset, Berlusconi parla del progetto di MediaFor Europe (MFE) per creare un grande broadcaster europeo, enfatizzando l'importanza di adattare le offerte televisive ai diversi pubblici nazionali e investire in nuove tecnologie per rimanere competitivi sul mercato europeo. In conclusione, Berlusconi ribadisce il suo impegno nel ruolo di editore e nell'avanzamento del progetto europeo di Mediaset, sottolineando che, nonostante le voci sulla sua possibile ritorno in politica, al momento la sua priorità è portare avanti gli obiettivi aziendali e consolidare la posizione di Mediaset nel panorama televisivo europeo.
Boom in Borsa dopo le parole di Pier Silvio
A poche ore dall'uscita dell'intervista, le dichiarazioni dell'Ad di Mfe (Mediaset) sui buoni conti previsti per il 2023 fanno volare il titolo Mfe B, che guadagna in Borsa oltre il 4% a quota 3,04 euro ad azione.