Pino Aprile torna con i suoi "Terroni": in libreria dal 23 gennaio

Un'edizione riaggiornata e con tre parti inedite a 13 anni dalla pubblicazione del primo volume che ha cambiato la percezione del Sud

Economia

Pino Aprile torna in libreria "I nuovi terroni"


 

"Terroni", il saggio di Pino Aprile che ha voluto aprire una breccia nella retorica nazionalistica, è una di quelle letture che non si dimenticano. Non solo un bestseller, ma un longseller che è entrato di prepotenza nel dibattito storico e civile, conferendo nuova consapevolezza e restituendo orgoglio al Meridione, non senza qualche polemica. Un libro spartiacque, se è vero, come ha scritto Giordano Bruno Guerri, che dopo la sua pubblicazione nulla sarebbe più potuto continuare allo stesso modo, e avremmo avuto un’Italia e una storia “prima” e “dopo” Terroni. Tutto questo accadeva più di un decennio fa: per questo oggi è più che mai necessario un Nuovo Terroni. 

Dal 23 gennaio, dunque, in libreria arriverà "Il nuovo Terroni" (Libreria Pienogiorno, 416 pagine, 10,99 euro). Una versione definitiva che ripropone quel libro manifesto con importanti integrazioni, e soprattutto con tre nuove e decisive parti, del tutto inedite. Le prove del massacro: uno studio inappuntabile e clamoroso, lungo appunto dieci anni, dimostra con dati demografici la dimensione di quello che è stato un vero e proprio genocidio. 

Il caso Sardegna: ricostruendo la storia della presenza sabauda dal 1724 si scopre che i piemontesi anticiparono sull’isola tutto quello che poi fecero nel Regno delle Due Sicilie a partire dal 1861. Una parte del Paese considerata come colonia e terra di conquista, con saccheggi, stragi, privazioni di ogni diritto, plotoni di esecuzione itineranti che giustiziavano “alla voce”. Le conseguenze politiche: con la nascita di iniziative e movimenti mai esistiti in un secolo e mezzo, e la conseguente denuncia di storture, diseguaglianze, iniquità. Ecco perché questo libro è destinato a diventare, oggi più che mai, un documento che offre una visione diversa per la comprensione della nostra storia e una cartina di tornasole per costruire il nostro futuro.

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