Pittarosso, ossigeno dal tribunale: via libera al nuovo concordato preventivo

Il giudice padovano ha ammesso la società alla procedura: c'è tempo fino al 5 settembre per presentare la proposta ai creditori

Economia
Condividi su:

Pittarosso ammessa al concordato preventivo

La catena padovana di negozi di scarpe Pittarosso, controllata dal fondo Lion Capital, riprende un po' di vigore dopo che nei giorni scorsi il giudice delegato del tribunale di Padova, Caterina Santinello, ha ammesso la società al concordato preventivo prenotativo. Come riporta Mf, sono stati anche nominati i commissari  Giovanni Bottecchia, Claudio Ferrano e Roberto Artusi concedendo alla società termine sino al 5 settembre per presentare la proposta ai propri creditori.

"C'è da osservare che la procedura - si legge su Milano Finanza - arriva dopo la revoca del tribunale della precedente procedura concordataria, in relazione ad una diversità di valutazione tra società e tribunale su alcune poste di bilancio. Ora il tribunale ha dato tempo fino al prossimo 5 settembre per presentare il nuovo piano concordatario, in una situazione che ha visto comunque Pittarosso performare nel 2021 meglio di quanto previsto a piano e registrare un ebitda positivo dopo che l'anno precedente (anno del covid e del lockdown) s'era chiuso con ricavi in caduta libera a 217,8 milioni di euro, un ebitda negativo di 15,9 milioni e una perdita netta, prevalentemente legata a svalutazioni effettuate in dipendenza del concordato, di 168,1 milioni, a fronte di un debito finanziario di 70,8 milioni".

Tutte le quote di Pittarosso sono in pegno a Davy Global Fund Management che ha rilevato i crediti, assieme a una serie di banche finanziatrici. II piano concordatario che verrà presentato prevede la gestione in continuità fino a fine 2026. Fondata dalla famiglia Pittarello, nel capitale era entrato Alessandro Benetton che tramite il fondo da lui lanciato 21 Invest aveva puntato oltre 50 milioni portando i ricavi a 237 milioni nel 2015.