Pop Sondrio e Credem: risiko dei pagamenti digitali dal valore di 440 mld

La banca valtellinese che ha un contratto con Nexi sta valutando di cedere l’intera divisione

di Redazione Economia
Economia

Pagamenti digitali, le banche si affidano sempre di più a operatori specializzati

Il settore dei pagamenti digitali delle banche italiane acquista valore, e attualmente oscilla tra i 425 e i 440 miliardi di euro, di poco inferiore a quello delle transazioni in contanti. Molti quindi gli istituti che hanno deciso di adattare la gestione dei propri pagamenti tramite carte, come ad esempio la banca valtellinese Popolare di Sondrio che ha un contratto con Nexi.

Tuttavia l'imminente scadenza del contratto con Nexi ha spinto la banca a valutare l'opportunità di cedere l'intera divisione dei pagamenti digitali. Tale decisione dovrebbe essere presa entro i prossimi mesi, con l'operazione effettiva che potrebbe concretizzarsi nel corso del 2025. 

La Banca Popolare di Sondrio non è l'unica istituzione a seguire questo trend, affidando lo sviluppo dei servizi di monetica a operatori specializzati. Altre banche, come la Popolare di Puglia e Basilicata e la Popolare di Bari, sono anch'esse alla ricerca di partnership per rafforzare la propria presenza nel mercato dei pagamenti digitali. Nexi, Banco Bpm Bcc Pay (con il supporto del fondo Fsi) e Worldline sono tra i potenziali partner considerati in questa corsa verso l'innovazione.

LEGGI ANCHE: Unicredit guarda a Popolare di Sondrio? Il rumor che scuote il mondo bancario

In questo contesto anche Credem sta cercando accordi nel settore, con l'obiettivo di espandere la sua presenza nei pagamenti digitali. La banca gestisce 25 mila terminali di pagamento con 2,2 miliardi complessivi di transazioni. La divisione avrebbe una valutazione intorno ai 100 milioni. Market Pay, un gruppo francese, è uno dei potenziali partner considerati per questa operazione, ma molto dipenderà dagli accordi, come le commissioni da pattuire.

 

Tags:
credempagamenti digitalipopolare di sondrio