Poste, l'ex banker di JPM che ha scalato privato e pubblico: chi è Del Fante

Carriera inìziata in JP Morgan, poi Cdp, Terna e Poste dove ha raddoppiato il valore del titolo: chi è il manager che Calta e Del Vecchio vogliono in Generali

di Marco Scotti
Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste Italiane 
Economia
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La forte crescita del titolo Poste nella gestione Del Fante

Ha riportato Poste Italiane ai livelli pre-pandemia e può guardare con fiducia al futuro. È Matteo Del Fante, manager fiorentino classe 1967, di cui si parla molto non soltanto per il suo presente da amministratore delegato della società, ma anche per possibili incarichi futuri.

Del Fante ha ricoperto ruoli manageriali sia nel settore privato che in quello pubblico. È stato managing director di JP Morgan a Londra, prima di decidere di tornare in Italia e di scalare le gerarchie all’interno di tre soggetti di grandissimo rilievo nel nostro Paese. Prima di tutto, Cassa Depositi e Prestiti, di cui è stato dirigente dal 2004 e direttore generale dal 2010 al 2014.

In quell’anno, Del Fante, chiamato da Matteo Renzi in Terna, lascia via Goito per diventare amministratore delegato del colosso della rete elettrica fino al 2017. Nel triennio l’azienda ottiene risultati in crescita. Il 28 aprile del 2017 viene nominato amministratore delegato di Poste Italiane dall’allora governo guidato da Paolo Gentiloni al posto di Francesco Caio.

Il giorno prima della sua nomina le azioni del gruppo – che è controllato per il 35% da Cassa Depositi e Presti, per il 29,3% dal Ministero dell’Economia e ha un flottante di circa il 35% - venivano scambiate a 6,27 euro. Mentre scriviamo siamo a oltre 12,3 euro, con un target price fissato a oltre 13 euro.


 

Lo stipendio del top-manager 

Tra l’altro, dopo i risultati pubblicati ieri (leggi qui i conti completi), con l’incremento dell’utile del 31% a 1,2 miliardi nei primi nove mesi, sono stati rivisti al rialzo gli obiettivi per quest’anno. L’ebit è prevista a 1,8 miliardi (in aumento di circa 100 milioni) e l’utile netto a 1,3 miliardi, anch’esso in aumento di ulteriori 100 milioni. E gli analisti stanno rivedendo al rialzo stime e prezzi obiettivo.

Dunque, Del Fante è un manager che ha vissuto entrambe le “vite”, quella pubblica e quella privata. Secondo la relazione del 2020 di Poste Italiane ha guadagnato 1,255 milioni lordi come emolumento fisso, cui si sommano altri 410 mila euro variabili. 


 

Del Fante e la partita Assicurazioni Generali

Il top-manager fiorentino gode di molto credito nella business community. Secondo alcune indiscrezioni, infatti, sarebbe proprio quello di Del Fante il nome “segreto” che Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio avrebbero in mente per il timone delle Assicurazioni Generali.

Al momento le voci intorno al capo di Poste sono state smentite con minore convinzione rispetto a quanto fatto con altri nomi per il Leone – dal ritorno di Mario Greco fino all’ex amministratore delegato di Cdp Fabrizio Palermo. Se si trattasse di una mera questione economica, Del Fante – che è stato riconfermato alla guida di Poste ad aprile dello scorso anno – potrebbe triplicare il suo stipendio se accettasse la corte di Generali.

(Segue...)

A 54 anni avrebbe l’età giusta per provare a lanciarsi in quella che è probabilmente l’avventura più affascinante e complicata della finanza italiana. Al momento, ribadiamo, si tratta solo di voci. E anzi, pare che il top-manager stia bene dove sta. Vedremo se continueranno a essere tali a mano a mano che si avvicina l’assemblea di aprile 2022, quella che dovrà decidere se continuare con Philippe Donnet o cambiare strada.