Poste nel mirino della Cassa dei medici, l'Enpam vuole una fetta di quote

La privatizzazione di Poste fa gola anche all'ente previdenziale che, per il 2024, ha in piano di investimenti da oltre mezzo miliardo

di Redazione Economia
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Poste nel mirino della cassa dei medici

La cassa previdenziale dei medici mette Poste nel mirino. Secondo le indiscrezioni, l’Enpam sarebbe fortemente interessata a investire nella parte riservata agli istituzionali della società guidata da Matteo Del Fante. A rivelarlo è Milano Finanza.

L’interesse del più grande ente erogatore di pensioni ai professionisti (con un attivo vicino ai 26 miliardi di euro) guidato dal medico di famiglia Alberto Oliveti rientrerebbe così nel piano di investimenti nel private market per il 2024.

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Nel dettaglio, la cassa previdenziale ha in cantiere investimenti per circa mezzo miliardo di euro (520 milioni, per l’esattezza). Come scrive Milano Finanza, il budget investimenti sarebbe così ripartito: 375 milioni in fondi di private equity, 100 milioni in fondi di private debt e 45 milioni sul venture capital, in fondi con target di almeno 100 milioni.

Snocciolando le partecipazioni dell’Enpam, il potenziale investimento in Poste si aggiungerebbe all’1,17% di Mediobanca (circa 133 milioni di euro), al 2% di Banco Bpm (circa 188 milioni) e lo 0,62% di Intesa Sanpaolo (circa 400 milioni) già in portafoglio. Non solo. Fra gli ultimi investimenti c’è anche l’8,18% della Banca del Fucino e quote del fondo promosso da F2i (sgr di cui è grande azionista) per entrare nel libro soci di NetCo, la società della nuova rete Tim.

Tornando alla privatizzazione di Poste, i dettagli della vendita della seconda tranche, seguendo quella del 2015, non sono ancora noti. Si prevede che possa coinvolgere fino al 29% del capitale, con lo Stato che potrebbe incassare oltre 4,44 miliardi.

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Facendo delle ipotesi, la discesa nel capitale da parte dell'azionista pubblico potrebbe avvenire in più fasi, con una prima tranche fino al 15% e una riduzione del controllo pubblico entro il 50% prima dell'estate, seguita da ulteriori cessioni dopo una pausa. A livello di tempistiche, invece, il processo sembra accelerare, con il completamento dell'iter del Dpcm entro fine marzo, consentendo di cogliere l'opportunità prima dell'estate.

Infine, entro fine mese, potrebbe essere assegnata la gara per il 50% del fondo dedicato alla gestione degli immobili di Poste destinati alla logistica, parte del nuovo piano industriale di Del Fante. A fine gennaio, Kryalos, Generali Re, Coima e Dea Capital Re avevano presentato offerte vincolanti, e il Leone sembra essere il favorito secondo gli addetti ai lavori.

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