Prada, Bertelli si compra Cala Forno. Il rischio è che diventi inaccessibile

I cittadini raccolgono le firme e chiedono allo Stato di esercitare la prelazione del terreno. La splendida spiaggia in Maremma potrebbe diventare quasi privata

Economia
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Prada, Bertelli si compra Cala Forno. Potrebbe renderla inaccessibile

Patrizio Bertelli, il marito di Miuccia Prada si è fatto un grosso regalo, comprandosi - si legge sul Fatto Quotidiano - per 18,4 mln il tratto di Cala Forno nel Parco della Maremma, in Toscana (Grosseto): torri medievali e medicee, dogana granducale, bosco, case coloniche e accesso alla spiaggia (che rischia la chiusura). I vincoli impediscono di fare resort di lusso o piste da elicottero (perciò un oligarca russo ha ritirato l’offerta). Ma è un fatto che chi possiede la tenuta può rendere difficile (in barba alla legge) l’accesso alla spiaggia. Che è naturalmente demaniale, ma che si raggiunge da terra solo con una strada privata, che ora per esempio è sbarrata (con la scusa del Covid).

In questi giorni - prosegue il Fatto - un movimento di cittadini dà battaglia e raccoglie firme perché il Ministero della Cultura eserciti il suo diritto di prelazione, e compri per tutti almeno gli edifici storici. È una possibilità concreta per salvare quello straordinario bene comune, e ce ne sono anche altre due: diametralmente opposte nel metodo, ma in realtà coincidenti negli obiettivi e nel risultato finale. La prima. Lo Stato potrebbe espropriare Cala di Forno. L’articolo 1 della legge 327 del 2001 stabilisce che l’espropriazione è funzionale all’ “esecuzione di opere pubbliche o di pubblica utilità”. L'altra possibilità sul tavolo è che lo stesso proprietario decida di donare quel pezzo di terra al Parco della Maremma, per mantenerlo pubblico e accessibile a tutti. Ma c'è anche la possibilità che presto quel luogo possa diventare "quasi" inaccessibile.