Protestano i Dsga: appuntamento venerdì 17 a Roma

I direttori dei servizi generali e amministrativi d'Italia chiedono un maggiore riconoscimento della figura professionale

Le camionette dei carabinieri davanti alla Stazione (Foto Mianews)
Economia
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Capeggiati dal “Movimento nazionale direttori Sga” e da “Aida Scuole” i Direttori dei Servizi Generali ed Amministrativi di tutto il territorio nazionale si sono dati appuntamento a Roma, in viale Trastevere 76/a (sede del MIUR), per estrinsecare, attraverso un’azione forte di protesta, il loro malumore per le disattenzioni spesso riscontrate nei confronti di un profilo professionale che, nella realtà, occupa una posizione strategica all’interno dell’Istituzione scolastica e al vertice della struttura amministrativa, tecnica ed ausiliaria. Alla manifestazione sarà presente, con una sua delegazione, anche l’ANIEF, sindacato che si è pubblicamente impegnato a portare avanti i temi della protesta.

La manifestazione è finalizzata alla sensibilizzazione delle istituzioni e dell’opinione pubblica circa la necessità di giungere finalmente ad una piena valorizzazione giuridica ed economica del Direttore SGA, figura centrale per il buon funzionamento delle scuole, ma spesso dimenticata. Situazione questa non più tollerata dai DSGA, soprattutto perché è ampiamente provato come le istituzioni scolastiche senza di loro rischierebbero la paralisi, dato che tale figura svolge numerose, complesse ed essenziali funzioni. Infatti, il Direttore SGA (nella gerarchia scolastica subordinato soltanto al Dirigente scolastico) predispone e formalizza gli atti amministrativi e contabili, tra cui anche il bilancio di previsione e il conto consuntivo, ricopre il ruolo di funzionario delegato ed è consegnatario di tutti i beni mobili della scuola di cui è diretto responsabile, oltre a dirigere il personale ATA (assistenti amministrativi e collaboratori scolastici), posto alla sue dirette dipendenze, anche se a tutt’oggi è paradossalmente inquadrato nella medesima categoria.

Nello specifico i Direttori delle scuole chiedono:

  • l’istituzione della carriera dirigenziale e la conseguente uscita dall’area professionale del personale ATA;

  • l’equiparazione immediata all’analoga figura del Direttore Amministrativo delle Accademie e dei conservatori;

  • l’indennità di direzione quota base raddoppiata;

  • l’indennità variabile incrementata di almeno il 50% e determinata sulla base delle fasce di complessità delle istituzioni scolastiche già disponibili per i dirigenti scolastici e liquidata mensilmente, sganciandola così dal MOF;

  • la riduzione del vincolo quinquennale a 3 anni, così come disposto per i docenti;

  • l’attivazione del Coordinatore d’Area (Area C), già prevista dai precedenti CCNL;

  • una riforma del reclutamento del personale scolastico.