"Mercati: Draghi al Colle o a Chigi. Con Franco premier spread fra 130-160"
Spread in leggera risalita. Cosa stanno valutando gli operatori finanziari? Gli scenari della politica analizzati dal market strategist di IG Filippo Diodovich
Mentre a Roma prevalgono le schede bianche nella prima votazione per il presidente della Repubblica, sul mercato secondario, a fine giornata, lo spread Btp-Bund è sostanzialmente stabile a 145 punti base. Cosa stanno valutando i grandi operatori finanziari?
"Al momento i mercati sono in una fase di attesa, poiché ci troviamo ancora in una fase preliminare dell’elezione del prossimo Presidente della Repubblica".
Come viene visto lo scenario di un cambio a Palazzo Chigi con un passaggio di Mario Draghi al Quirinale?
"Crediamo che lo spread Btp-Bund sarà comunque sotto i riflettori per tutto l'anno. In caso di permanenza di Mario Draghi alla presidenza del Consiglio riteniamo che lo spread possa rimanere stabile in un range compreso tra 120-150. Con Draghi al Quirinale e la nomina di un primo ministro fedele alla sua linea politica ci aspettiamo uno spread leggermente più ampio nel breve periodo, tra 130-160 punti base".
Cosa vogliono i grandi investitori: che Draghi resti o no primo ministro?
"Gli investitori preferiscono qualsiasi scenario che contempli Mario Draghi all’interno della scena politica italiana: in caso contrario, il differenziale sui rendimenti dei decennali italiani e tedeschi potrebbe salire anche al di sopra dei 200 punti base. Un rialzo che sarebbe tuttavia contenuto dallo scudo protettivo della Bce (attraverso i piani Pepp e App). In uno scenario di instabilità politica italiana, riteniamo che le tensioni rimarrebbero alte. A marzo, dopo la scadenza del piano PEPP gli acquisti della Bce di titoli governativi diminuiranno e lo scudo protettivo della Bce sarà quindi meno potente. Nel caso in cui non ci dovesse essere più la reputazione di Draghi a sostenere il rating creditizio italiano, lo spread potrebbe salire notevolmente e avvicinarsi ai massimi del novembre 2018, quando aveva raggiunto i 325 punti base. In questo scenario il nostro range è compreso tra 200-320 punti base".
Quali sono i rischi che vengono visti se Draghi andasse a raccogliere l’eredità di Mattarella? Una figura tecnica tipo il ministro dell’Economia Daniele Franco li rassicurerebbe?
"I rischi dello scenario Draghi al Quirinale sono relativi alla conseguente scelta del presidente del Consiglio. Una soluzione di continuità alle politiche di Draghi comporterebbe l’assenza di rischi. Soluzioni di discontinuità in aperto contrasto con le politiche portate avanti dall’ex banchiere della Bce soprattutto in merito al Pnrr avrebbero conseguenze negative sui mercati. Il peggior caso rimane comunque una rottura della maggioranza di governo. Il ministro dell’Economia Daniele Franco come presidente del consiglio con Draghi al Quirinale sarebbe accolta come in continuità con l’attuale governo e sarebbe quindi vista come una soluzione favorevole per i mercati".