Rai, il nuovo piano industriale fa crollare il valore di RaiWay
Cedere parte di Rai Way significa rinunciare a una porzione degli utili, dei dividendi e comporta anche una svalutazione del valore dell'intero gruppo
Rai, il nuovo piano industriale fa crollare il valore di RaiWay
La Rai ha dato il via libera al nuovo Piano industriale per entrare nell'epoca digitale. Tuttavia, per finanziare nuovi investimenti pari a 225 milioni di euro, che permetteranno di ottenere sinergie per un valore di 135 milioni in tre anni, ha sacrificato, sul mercato azionario, 50 milioni di euro: questa è la cifra corrispondente alla svalutazione della sua quota del 65% in Rai Way. Questa informazione è riportata da Repubblica. Il finanziamento dello sviluppo della televisione pubblica sarà coperto dalle entrate derivanti dalla vendita del 15% della società delle torri, una quota che non è essenziale per mantenere la maggioranza assoluta. A differenza della casa madre, Rai Way è un asset in crescita, anche a discapito della capogruppo, il principale cliente delle antenne televisive, che deve affrontare un aumento del canone d'affitto indicizzato all'inflazione.
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Cedere parte di Rai Way significa rinunciare a una porzione degli utili, dei dividendi e comporta anche una svalutazione del valore dell'intero gruppo. L'annuncio di ieri ha causato un crollo delle azioni di Rai Way, che già da tempo registrava una performance inferiore rispetto al mercato, raggiungendo minimi che non si vedevano dal marzo 2022. In quel periodo, il governo Draghi aveva modificato lo Statuto della società con un Dpcm, consentendo alla Rai di concludere l'atteso accordo con EI Towers. Sono trascorsi due anni da allora, senza che nulla sia stato fatto, sebbene fonti vicine a Viale Mazzini affermino che il dossier rimanga nei piani aziendali. Gli investitori italiani sono da tempo consapevoli dell'inefficienza della televisione pubblica; da ieri, hanno anche chiaro che lo stesso vale per la sua gestione finanziaria. Gli analisti ritengono che se la Rai avesse annunciato la vendita del 15% delle torri insieme a un piano di fusione con la controparte di Mediaset, il valore delle azioni sarebbe salito a due cifre, invece di subire una perdita del 4,43%.
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Secondo Kepler, l'associazione tra Rai Way ed EI Towers avrebbe fatto aumentare il valore delle azioni da 4,85 euro a 7,8 euro. Gli azionisti di Rai Way, che da mesi chiedono un'azione da parte della società, hanno scritto giovedì anche ai vertici della Rai per spiegare le loro ragioni, senza ottenere risposte. Quando a dicembre scadrà un bond Rai da 300 milioni (con un tasso fisso dell'1,375%), sarà difficile rifinanziarlo: un fondo, a meno di un adeguato aggiustamento, non investirà in un'azienda che non rispetta le regole del mercato. Anche in Rai Way ci sono dissensi. I consiglieri indipendenti nominati da Assogestioni hanno richiesto un'analisi approfondita sui benefici dell'accordo con EI Towers e la nomina di un consulente per negoziare i dettagli dell'operazione. Ieri, la Rai ha dichiarato di rimanere interessata a "valutare le prospettive di sviluppo industriale della controllata", una dichiarazione che non lascia scampo al management di Rai Way per non riaprire i contatti con EI Towers, specialmente considerando che a marzo è prevista l'approvazione di un nuovo Piano industriale. Fonti finanziarie assicurano che l'operazione è stata già ampiamente studiata e che basterebbe la volontà politica per concluderla rapidamente. Dalla fusione delle due società potrebbero nascere importanti sinergie, oltre a creare un gigante nazionale delle torri televisive a controllo pubblico.