Rai, Sergio nega "TeleMeloni" e conferma l'efficacia del piano industriale
Il CEO di Viale Mazzini afferma che il nuovo piano industriale garantirà la stabilità della TV pubblica, rendendo necessaria la vendita di quote di Rai Way
Rai, il nuovo piano industriale mette in sicurezza Viale Mazzini
Il consiglio della Rai si è riunito in vista degli Stati Generali, focalizzandosi su tematiche cruciali come il Piano Immobiliare, il Piano Industriale, il Contratto di Servizio e il Piano di Sostenibilità. La presidente della Commissione di Vigilanza, Barbara Floridia, ha proposto di posticipare la discussione a dopo le elezioni europee. Il Sole 24 Ore ha intervistato l'Amministratore Delegato, Roberto Sergio, per raccogliere le sue opinioni su diversi aspetti.
Sergio ha affrontato con serenità la domanda riguardante le proteste politiche che definiscono Rai come "TeleMeloni" e denunciano un'occupazione da parte della maggioranza di governo. Ha sottolineato la sua posizione tecnica, smentendo l'esistenza di "TeleMeloni" e evidenziando che la governance attuale deriva dalla precedente maggioranza guidata da Matteo Renzi. Sergio ha dichiarato che la decisione di cambiare la governance spetterà alla politica nel prossimo triennio.
Rispondendo a domande sul Piano Industriale, Sergio ha presentato numeri chiave che dimostrano la sicurezza finanziaria della Rai. Ha citato 135 milioni di efficienze entro il 2026, ricavi aggiuntivi per 60 milioni e una posizione finanziaria netta di 490 milioni entro il 2026. Ha elogiato il piano industriale precedente guidato da Gubitosi e ha sottolineato il continuo impegno per trasformare Rai in una digital media company.
Rispetto alla vendita delle quote di Rai Way, Sergio ha spiegato che era inevitabile per ottenere risorse a breve termine e rafforzare l'equilibrio economico. Ha assicurato che Rai manterrà il controllo della governance e ha aperto alla possibilità di dialogo con gli azionisti di Rai Way. Sul tema del canone, Sergio ha commentato il progressivo calo e il trasferimento in bolletta elettrica. Ha sottolineato l'importanza della certezza delle risorse per rispondere agli obiettivi del Contratto di Servizio, indicando il livello attuale tra 1,7 e 1,8 miliardi. Ha affermato che non chiederanno una revisione della disciplina dei tetti pubblicitari e ha evidenziato la necessità di risorse sufficienti per mantenere la qualità del servizio pubblico.
Infine, rispondendo a domande sul Festival di Sanremo e ai rumors su cambiamenti nel Cda, Sergio ha annunciato che batteranno il record della raccolta pubblicitaria e che la Rai parteciperà a incontri con altre emittenti per formare un Jic dal 2025. Sull'eventuale cambio nella dirigenza, Sergio ha dichiarato di essere a disposizione delle scelte del Governo e dell'azionista.