Reputation Manager diventa Società Benefit
Cultura digitale primo passo per un vero cambiamento nel modo di fare impresa
Reputation Manager diventa Società Benefit. L'obiettivo è proseguire l'attività che svolge da 16 anni a questa parte, integrando un purpose etico nella sua stessa vision, avendo chiara da sempre la necessità di abbracciare uno scopo che superi quello del profitto. Dal 2004 la società affianca l’attività di consulenza alle aziende, con un importante e costante lavoro di ricerca su tematiche di pubblico interesse, attraverso l’istituzione di osservatori permanenti che fanno luce sui cambiamenti del digitale e sulle dinamiche che regolano l’interazione sociale su temi sensibili.
Come Istituto di ricerca nel 2014 ha istituito il primo Master italiano in Reputation Management e partecipa a diversi programmi di formazione all’interno di università, istituzioni, aziende, ritenendo che solo la diffusione di una cultura digitale possa essere il primo passo per innestare un vero cambiamento nel modo di fare impresa e di approcciarsi ad alcuni delicatissimi temi. Parliamo, fra gli altri, del contrasto alla disinformazione e ai pericoli legati a un utilizzo sconsiderato della rete.
In particolare dal 2016 in collaborazione prima con con Co.Re.Com Lombardia e poi con Co.Re.Com Veneto, Reputation Manager è attiva nelle scuole medie e superiori, per informare studenti e insegnanti e promuovere l’utilizzo consapevole della Rete, in contrasto al fenomeno sempre più diffuso del cyberbullismo. Per questo progetto Reputation Manager ha vinto la IV edizione del Premio AIF Adriano Olivetti nella categoria “Formatori professionisti”. Nel 2011 si è aggiudicata il Premio Nazionale dell’Innovazione conferito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per aver realizzato un sistema avanzato di monitoraggio delle informazioni presenti su Internet volto alla protezione del brand.
Dal 2017 ha costituito il primo sistema in Italia di analisi e contrasto diretto alle fake news, sperimentato nello stesso anno dal Ministero della Salute sul tema dei vaccini. Nel 2020 ha lanciato “Stop alle offese” il primo servizio gratuito di tutela delle persone vittime di diffamazione online.