Riduzione Iva, intesa Ecofin: tagli su internet, mascherine e assorbenti

Ristrutturazioni di abitazioni, accesso a internet, biciclette, mascherine e assorbenti: questi i beni e servizi sui quali si possono ridurre le imposte

Economia
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Riduzione Iva, Ecofin: tagli alle imposte su salute pubblica, ambiente e digitale

La nuova direttiva sull'aliquota Iva approvata dall'Ecofin aggiorna le liste dei beni e servizi sui quali gli Stati membri possono ridurre l'imposta. Si tratta di prodotti connessi alla salute pubblica, all'ambiente, al digitale. Tra questi, come si legge nell'allegato III del pacchetto norme, l'Ue include gli assorbenti - oggetti in Italia della tampon tax prevista in manovra, con una riduzione Iva dal 22% al 10 - ma anche le "mascherine protettive sanitarie". La riduzione, inoltre, secondo le nuove norme sarà praticabile su biciclette, comprese quelle elettriche, ristrutturazioni di abitazioni, accesso a internet.

La direttiva non obbliga gli Stati Ue a ridurre l'Iva ma concede maggiore libertà per tagliare l'imposta su una serie di prodotti e servizi. "Tutti gli Stati membri devono essere trattati allo stesso modo e devono pertanto avere le stesse possibilità di applicare le aliquote ridotte, che dovrebbero tuttavia rimanere un'eccezione rispetto all'aliquota normale".

"Una tale parità di trattamento", continua, "può essere conseguita consentendo a tutti gli Stati membri di applicare ai beni e ai servizi ammissibili, entro limiti definiti, un massimo di due aliquote ridotte pari almeno al 5%, un'aliquota ridotta inferiore al minimo del 5% e un'esenzione con diritto a detrazione dell'Iva a monte", si legge nella direttiva che specifica come, se uno Stato membro intende applicare un'aliquota inferiore al 5% lo può fare solo a un numero massimo di sette categorie di beni e prodotti elencate nell'allegato III del documento. 

"Entro il 2030 gli Stati non potranno più applicare aliquote ridotte ed esenzioni a beni e servizi ritenuti dannosi per l'ambiente e per gli obiettivi Ue", prevedono anche le nuove norme approvate dall'Ecofin destinate ad entrare in vigore nella primavera del 2022. Gli Stati membri hanno tempo per recepire la direttiva fino al 31 dicembre del 2024.