Russia, allarme Confindustria: "20 mld di interscambio". Non c'è solo il gas

Il braccio di ferro con la Russia rischia di costare caro al made in Italy. Nel 2019, 11mila imprese hanno fatto affari con Putin

Economia
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Russia, allarme Confindustria: a rischio 11mila imprese italiane

La guerra in Ucraina rischia di portare gravi conseguenze per le imprese italiane. Confindustria lancia l'allarme, in ballo non c'è solo il gas ma molto di più. Si parla - si legge sul Messaggero - di 11mila aziende in affari con la Russia e un interscambio pari a 20 mld di euro. "Lo scenario resta in rapida evoluzione e non è escluso il varo da parte degli Stati Uniti di ulteriori misure restrittive nelle relazioni con la Russia e con i territori ucraini al centro del conflitto". È quanto si legge in un documento sulle conseguenze della crisi in Ucraina.

Il peso del mercato russo per gli scambi italiani, ricorda sempre Confindustria, è - prosegue il Messaggero - molto diminuito rispetto al 2012-2013, per effetto delle sanzioni scaturite dopo l'annessione della Crimea ma non solo. Dieci anni fa la Russia era destinazione del 2,7% dell'export italiano e origine del 5,2% dell'import. Oggi l'Italia esporta verso la Russia 7 miliardi di prodotti e ne importa 12,6 miliardi, in particolare gas e materie prime. Parliamo dunque di 20 miliardi di interscambio. La meccanica rappresenta la principale voce dell'export italiano in Russia, con una quota pari al 40% del totale (3,9 miliardi di fatturato nel 2019).

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