Russia, Ue studia stretta su mini-oligarchi. Sanzioni fanno volare il Bitcoin

Draghi ha proposto “ulteriori misure mirate contro gli oligarchi, creando un registro internazionale di quelli con patrimonio superiore ai 10 milioni di euro"

Economia
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Corre il Bitcoin con un guadagno del 13% a quota 43 mila dollari

Mentre l’Unione europea, su proposta del premier italiano Mario Draghi, studia “ulteriori misure mirate contro gli oligarchi, creando un registro internazionale pubblico di quelli con un patrimonio superiore ai 10 milioni di euro” e di “aumentare ulteriormente la pressione sulla banca centrale russa, chiedendo anche alla Banca dei Regolamenti Internazionali, che ha sede in Svizzera, di partecipare alle sanzioni”, l’offensiva bellica russa in Ucraina fa ora volare il bitcoin. Un effetto di senso opposto dopo lo scivolone accusato la scorsa settimana con l'inizio del blitz di Mosca verso Kiev che aveva portato la criptovaluta a scendere verso quota 35.000 dollari.

Oggi infatti il Bitcoin mette invece a segno un rialzo di oltre il 13% in zona 43.000 dollari trascinando con sè al rialzo il resto del comparto dove fra gli altri svetta l'Ethereum con un guadagno del 10% a 2.900 dollari. L'improvvisa sterzata al rialzo delle criptovalute è arrivata ieri sera in coincidenza con l'annuncio da parte del Tesoro americano delle sanzioni contro la banca centrale russa - con cui non è più possibile effettuare transazioni - e del provvedimento di congelamento di alcuni asset russi, mossa che era stata peraltro preceduta da analoghe sanzioni di parte europea.

Il sospetto di molti operatori del mercato è che il settore delle criptovalute possa essere utilizzato da individui o società russe per eludere le sanzioni e portare a termine operazioni altrimenti vietate tramite i canali ufficiali. A questo proposito, secondo quanto ha riferito l’agenzia Bloomberg, l'amministrazione Biden sta chiedendo alle piattaforme di trading di criptovalute di aiutare a monitorare le transazioni che potrebbero essere utilizzate da individui o entità russe per aggirare le restrizioni e la stessa Ucraina domenica sera ha chiesto alle medesime piattaforme di bloccare gli indirizzi facenti capo a utenti russi.

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Al tempo stesso il mondo delle criptovalute sta fornendo sostegno al governo di Kiev. Secondo la società di analisi blockchain Elliptic infatti, l'Ucraina ha ricevuto donazioni in criptovalute per l'equivalente di 23 milioni di dollari da 24mila sostenitori per la sua difesa contro la Russia. 

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