Ryanair, svolta storica per i viaggiatori: i biglietti aerei ora si comprano anche nelle agenzie
Il cuore pulsante dell'accordo si chiama Travel Agent Direct, una nuova piattaforma che sarà lanciata entro l’estate
Accordo Ryanair-Fiavet: biglietti aerei disponibili anche in agenzia dal 31 luglio
Se fino a ieri pensare di prenotare un volo Ryanair in agenzia vi sembrava roba da fantascienza o da “nonna in fila col numerino”, mettete da parte i pregiudizi: dal 31 luglio 2025, Ryanair cambia rotta (almeno un po’) e si apre ufficialmente alla vendita tramite agenzie di viaggio italiane. Merito di un accordo tra il colosso low-cost e Fiavet, la Federazione italiana delle agenzie di viaggio aderente a Confcommercio.
Mai prima d’ora Ryanair aveva messo nero su bianco un’intesa così con un'associazione nazionale. Un compromesso arrivato dopo nove mesi di negoziati non proprio rose e fiori, come ha ammesso Giuseppe Ciminnisi, presidente di Fiavet: “Voltiamo pagina. Si supera finalmente il caos che rendeva impossibile, per le agenzie, intermediare biglietti Ryanair nel rispetto delle regole. E ora speriamo che questo modello faccia scuola in tutta Europa”.
Il cuore pulsante dell'accordo si chiama Travel Agent Direct, una nuova piattaforma che sarà lanciata entro l’estate e permetterà agli agenti autorizzati di creare gratuitamente un account e prenotare voli Ryanair a tariffa ridotta, in piena legalità. L’unica condizione imposta da Dublino? Trasparenza totale sui prezzo. Quello che si vede, si paga.
Non è finita: grazie alla collaborazione, le agenzie dovranno inserire correttamente i dati di contatto dei clienti al momento della prenotazione. Tradotto: niente più tour de force per completare la verifica clienti sul sito Ryanair. “Siamo felici di lanciare questa partnership in Italia, proprio in tempo per la stagione estiva”, ha detto Dara Brady, Chief Marketing Officer di Ryanair. L’obiettivo? Aprire il suo network mastodontico da 3.600 voli giornalieri in oltre 230 destinazioni anche a chi prenota in agenzia. Magari perché non ama l’online. Magari perché vuole interagire con un essere umano. O magari perché ha solo bisogno di qualcuno che gli dica che Copenaghen è in Danimarca.In sintesi? Un’operazione win-win. Per chi viaggia e per chi vende viaggi.