S&P, la voce dei mercati fa tremare Parigi: dopo il voto incertezza sui rating

Secondo la società statunitense, il governo francese sta affrontando difficoltà significative, con il rischio concreto di una mozione di sfiducia

di Redazione Economia
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S&P, dal voto in Francia incertezza sulle scelte del governo e sui rating

"L'approccio del prossimo governo in materia di finanze pubbliche e di riforme economiche e di bilancio potrebbe essere fondamentale per determinare l'affidabilità creditizia della Francia". Così S&P in un report sui risultati delle elezioni francesi.

Come indicato nel report 'France Long-Term Rating Lowered To 'AA-' From 'AA' On Deterioration Of Budgetary Position; Outlook Stable', pubblicato il 31 maggio 2024, "l'Outlook stabile di S&P sulla Francia riflette le aspettative dell'agenzia di rating che la crescita economica reale acceleri e sostenga il consolidamento del bilancio, anche se non abbastanza da ridurre il già elevato rapporto debito pubblico/pil, si legge." I rating sovrani di S&P 'AA-/A-1+' sulla Francia verrebbero messi sotto pressione se la crescita economica fosse materialmente al di sotto delle previsioni per un periodo prolungato, o se la Francia non riuscisse a ridurre il suo ampio deficit di bilancio e se i pagamenti degli interessi dell'amministrazione pubblica, sul totale delle entrate pubbliche, aumentassero oltre le attuali attese di S&P", avverte l'agenzia di rating.

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Per S&P "il nuovo scenario parlamentare in Francia (unsolicited, AA-/Stabile/A-1+) complicherà probabilmente la definizione delle politiche. Secondo l'agenzia di rating, l'attuale mancanza di visibilità sulla natura del prossimo governo sta creando incertezza sui dettagli della strategia di politica economica e fiscale. Il bilancio 2025, che dovrebbe essere presentato al Parlamento all'inizio di ottobre, darà un'indicazione della volontà del nuovo governo di ridurre gli ampi deficit di bilancio della Francia e di rispettare le regole fiscali dell'Ue". Data la divisione del Parlamento, si osserva, in cui nessun partito si è avvicinato ai 289 seggi necessari per ottenere la maggioranza assoluta, "prevediamo che il governo che ne deriverà faticherà ad attuare misure politiche significative e dovrà affrontare il rischio persistente di un voto di sfiducia.

L'alleanza di sinistra è diventata il blocco più consistente, l'alleanza presidenziale il secondo e l'estrema destra il terzo. I negoziati tra i leader dei partiti - prosegue quindi S&P - determineranno ora se l'impasse politica risultante può essere risolta formando un governo di coalizione che possa sopravvivere a una mozione di sfiducia. Il presidente può sciogliere l'assemblea solo una volta ogni 12 mesi".

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