Safilo, c'è l'accordo tra Cisl e Uil sul Longarone. Ma manca la firma di Cgil

L'intesa, che sarà sottoscritta in caso di esito positivo del referendum, non avrà comunque la firma della Filctem Cgil

di Redazione Economia
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Safilo, Cisl e Uil trovano l'accordo sul Longarone

Presso la sede di Veneto Lavoro, oggi a Venezia le rappresentanze sindacali di categoria Femca Cisl e Uiltec Uil sono giunte all’accordo per la transizione di 456 dipendenti dallo stabilimento Safilo di Longarone (Belluno) alle aziende Thèlios e Innovatek. Si era precedentemente dichiarato che lo stabilimento Safilo non rivestisse più un ruolo strategico.

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L'intesa, come scrive Nordesteconomia, sarà sottoposta al referendum dei lavoratori dopodomani, venerdì 1° settembre. I tratti principali prevedono l'assunzione, da parte di Thèlios, fra il prossimo ottobre e giugno 2025, di 250 dipendenti ora impiegati nelle lavorazioni galvaniche dell'impianto “Longarone 1”, con cassa integrazione e con importo integrato a carico di Safilo per raggiungere il 100% della retribuzione originaria.

I rimanenti 206 addetti, del settore “Longarone 2”, verranno invece assunti a scaglioni dalla newco Innovatek entro il 2025, anche in questo caso con la intera compensazione della Cig da parte di Safilo, per non compromettere il livello retributivo attuale.

Per questi ultimi è prevista la possibilità, fino a un massimo di 50 addetti, di ottenere un incentivo all'esodo volontario pari a quattro mensilità oppure, se prossimi al pensionamento, di rimanere sotto la copertura degli ammortizzatori sociali fino a un periodo massimo di quattro anni.

L'intesa, che sarà sottoscritta in caso di esito positivo del referendum, non avrà comunque la firma della Filctem Cgil, che dall'inizio si è detta contraria all'intervento di Innovatek.

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