Sanità, nel Def il gioco delle tre carte: sono solo 2,2 mld in più, non 7,6

Oltre 5 miliardi sono riferiti a costi arretrati. Al netto dell’inflazione la spesa reale si riduce del 6,2%

di Redazione Economia
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Sanità, i veri numeri sono contenuti nel Def e non sono confortanti 

Giorgia Meloni sostiene che il suo governo abbia messo più risorse di tutti i precedenti sulla Sanità e dice che la spesa totale è aumentata addirittura di 7,6 miliardi rispetto all'anno precedente. Ma il Def - riporta La Stampa - svela il "trucco" che c'è dietro a queste cifre. Il governo sostanzialmente avrebbe fatto il classico gioco delle tre carte e in sostanza il reale aumento delle risorse stanziate sarebbe molto inferiore, circa 2,2 mld, cifra che al netto dell'inflazione porta ad una spesa reale che si riduce del 6,2%. Come sostenuto tra gli altri da 14 importanti scienziati che hanno sottoscritto una lettera aperta al governo segnalando la grave crisi della sanità pubblica e il rischio che l'Italia faccia la fine degli Usa, dove "solo i ricchi possono accedere alle cure".

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Nel Def, nella tabellina in fondo alla sezione dedicata al servizio sanitario, si legge che nel 2024 - prosegue La Stampa - ci sono a disposizione 138,776 miliardi, ben 7,6 in più rispetto all’anno precedente. Un aumento pari al 5,8%. Ma lo stesso documento, senza mostrare le cifre, spiega in un altro passaggio che in quella somma ci sono anche 2,4 miliardi del rinnovo del contratto 2019-21 del personale sanitario. Oltre a questo c'è anche da detrarre la quota accantonata per il rinnovo contrattuale dell'altro triennio, quello del 2022-24, che ammonta a 3 miliardi. Fatte le dovute somme si arriva a 5,4 miliardi da detrarre dall’aumento del fondo, che si riduce così a un ben meno appariscente più 2,2 miliardi.

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