Santanchè deve mettere mano al portafoglio: nel 2023 nuove perdite per la holding Immobiliare Dani (ID)

La holding Immobiliare Dani (ID) della ministra del Turismo ha chiuso il 2023 con una perdita di oltre 373mila euro peggiore di quella di 236mila euro dell’esercizio precedente

di Andrea Giacobino
Tags:
Economia

Santanchè, perdite per la holding ID. L’assemblea ha deciso di coprire il passivo mediante uso dei versamenti fatti dai soci sia nel 2023 sia nell’anno in corso

Daniela Santanchè, ministra del turismo, deve mettere mano al portafoglio per coprire le nuove perdite della sua holding Immobiliare Dani (ID). Lo scorso 8 luglio, infatti, sa Milano s’è riunita l’assemblea dei soci della ID, di cui la Santanchè ha il 95% e il figlio Lorenzo Mazzaro (avuto dal precedente marito Canio) il restante 5% per approvare il bilancio 2023 chiuso con una perdita di oltre 373mila euro peggiore di quella di 236mila euro dell’esercizio precedente. L’assemblea ha deciso di coprire il passivo mediante uso dei versamenti fatti dai soci sia nel 2023 sia nell’anno in corso e ciò anche perché se così non fosse avvenuto il patrimonio netto sarebbe finito in negativo.

LEGGI ANCHE: Visibilia, Santanché: "Se finirò a processo? Con una magistratura giusta..."

Nel portafoglio di ID che vale 1,7 milioni di attivo ci sono il 75% di Athena Pubblicità (ex Visibilia Concessionaria) di cui il 25% è nelle mani della conduttrice tv Paola Ferrari e il 99% della Ldd Sas, società di consulenza “in ambito di ristorazione, marketing ed eventi”. La società è stata costituita nell’aprile 2023 dalla ID con Dimitri Kurz (compagno della Santanchè) al 50% ciascuno su un capitale di 10mila euro, ma poi la stessa ID ha rilevato il 49% da Kurz per il valore nominale (4mila 900 euro). La nota integrativa del bilancio ID dice che la newco “ha distribuito importanti dividendi”, che presumibilmente affioreranno nel bilancio 2024. Anno su anno la liquidità della holding della Santanchè s’è dimezzata da 31mila a 15mila euro e i debiti sono saliti da 1,9 a oltre 2 milioni di cui 1,7 milioni verso banche.