Scholz silura Lindner e dà fiducia a Joerg Kukies: ecco chi è il nuovo ministro delle Finanze tedesco
Dal 2018, Kukies ha operato al fianco di Scholz in veste di sottosegretario di Stato, rafforzando i legami della Germania con le varie istituzioni europee e internazionali
Jorg kukies
Scholz nomina Kukies nuovo ministro delle Finanze: ecco chi è
Con una mossa che segna un vero e proprio punto di svolta, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha "silurato" Christian Lindner, ministro delle Finanze, mettendo fine alla presenza dei liberali (Fdp) in un governo ormai saturo di tensioni interne. A prendere il posto di Lindner sarà Joerg Kukies, economista di primo piano, e attualmente segretario di Stato presso la Cancelleria federale, oltre che braccio destro di Scholz per quanto riguarda questioni economiche.
Kukies non è solo un uomo di numeri, ma un volto chiave delle politiche finanziarie tedesche e internazionali. La sua carriera comprende una formazione di prim’ordine — laurea alla Sorbona, MPA (Master in Public Administration) ad Harvard e dottorato all’Università di Chicago — e un lungo percorso alla Goldman Sachs, dove ha ricoperto diversi ruoli strategici fino a diventare amministratore delegato della filiale tedesca. Dal 2018, Kukies ha operato al fianco di Scholz in veste di sottosegretario di Stato, rafforzando i legami della Germania con le varie istituzioni europee, ma anche internazionali.
Nonostante la fresca candidatura lo scenario per l'ex locomotiva dell'Ue, però, si presenta tutt’altro che semplice. La coalizione “semaforo”, che univa socialdemocratici, verdi e liberali, si è così trovata spaccata su un nodo cruciale: la gestione economica. Da un lato, il fronte per l’aumento della spesa per fronteggiare la crisi; dall’altro, i liberali, sostenitori del rigore fiscale. È stato proprio su questo tema che Lindner e Scholz sono arrivati allo scontro, con il cancelliere che ha infine dichiarato come “non esista più sufficiente fiducia” per continuare la cooperazione.
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Scholz ora punta a una strategia di resistenza, cercando di mantenere un governo di minoranza in grado di portare avanti alcune priorità come il delicato bilancio 2025. Tuttavia, l’incertezza è palpabile: se il Parlamento non approvasse il bilancio, dal prossimo gennaio la Germania potrebbe trovarsi a operare con una versione ridotta e temporanea del budget, un’ipotesi che non farebbe altro che accentuare il clima di precarietà che avvolge la politica tedesca.