Smart working, Google cambia gli stipendi: chi vive fuori città guadagna meno

Rivoluzione per la retribuzione dei dipendenti del colosso di Mountain View con il lavoro a distanza: buste paga tarate in base alla residenza

Economia
Condividi su:

Smart working sì, ma con uno stipendio che può essere più basso (molto più basso) a seconda della propria area di residenza. E' la nuova, rivoluzionaria, politica salariale portta avanti da Google. Come racconta il Sole 24 Ore, il colosso di Mountain View ha messo a punto una piattaforma per calcolare la retribuzione per il lavoro a distanza: lo strumento si chiama “Work location tool” e basa la retribuzione dei suoi oltre 135 mila dipendenti sul costo della vita nei luoghi e al mercato del lavoro locale.

Google, stipendi tagliati fino al 25% con lo smart working

Come spiega il Sole 24 Ore, "i  tagli di salario colpiscono i pendolari che vivono lontanto dai grandi centri. Un esempio: un impiegato che vive a Stamford (Connecticut), a circa un’ora di treno da New York, verrebbe pagato il 15% in meno se decidesse di lavorare da casa, mentre un suo collega con residenza nella Grande Mela non subirebbe tagli alla retribuzione. Ma in altri casi la busta paga potrebbe ridursi comunque di un quarto (-25%) se si lascia una città come san Francisco per spostarsi in un’altra area quasi altrettanto costosa dello stesso Stato". Anche se l'azienda sottolinea come sui suoi stipendi sia sempre stato utilizzato un principio di localizzazione e costo della vita.

Google, risparmi oltre un miliardo di dollari con lo smart working

Google, spiega sempre il Sole 24 Ore, "prevede che nel modello di lavoro post-pandemia il 60% dei suoi dipendenti si riunirà negli uffici solo pochi giorni alla settimana, il 20% sarà in nuovi spazi e il restante 20% dovrebbe lavorare da casa. Durante il primo trimestre del 2021 l’utilizzo del lavoro da remoto ha permesso a Google di risparmiare 268 milioni di dollari con una proiezione di oltre 1 miliardo di dollari su base annua grazie a meno viaggi, spostamenti dei dipendenti e attività per fiere e manifestazioni".