Sole 24 Ore, i buoni conti aspettando anche il Festival dell'Economia

Buon andamento anche dell'Area Eventi il cui portafoglio si arricchirà nel 2022 del prestigioso Festival. Passaggio che fa rosicare l'ex trio organizzatore...

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Economia
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C’è anche il contributo del buon andamento dell’Area Eventi a risultati dei primi nove mesi dell’anno del Sole 24 Ore che hanno registrato Ebitda ed Ebit in miglioramento rispetto al medesimo periodo 2020 (e anche del 2019, che riportava valori sostanzialmente analoghi al 2020, fa notare il gruppo editoriale). Un’area che il prossimo anno potrà giovarsi anche dell’apporto dell’ultimo prestigioso acquisto in casa Sole e cioè il Festival dell’Economia di Trento, la cui organizzazione per il prossimo anno (la diciassettesima in programma dal 2 al 5 giugno 2022) è stata assegnata dalla Provincia locale con gara alla società editoriale controllata dalla Confindustria.


 

La scelta che ha assunto anche i connotati dello scontro politico non è certo andata giù al trio che dal 2006 dà vita al Festival in grado di portare come ospiti sui palchi cittadini economisti, top-manager di tutto il mondo e numerosi premi Nobel: l’editore Giuseppe Laterza, l’economista Innocenzo Cipolletta e l’ex presidente dell’Inps ed economista bocconiano Tito Boeri.

Per quei tre giorni nel caoluogo del Trentino, in cui le presenze in città per assistere ai dibattiti e alle prestigiose lectio di approfondimento economico hanno toccato nelle ultime edizioni prima della pandemia quota 50 mila, pare infatti che il contributo della Provincia di Trento per l’organizzazione del Festival si aggirasse intorno al milione e mezzo di euro. Cifra, a cui bisogna aggiungere tutte le numerose sponsorizzazioni dei blasonati nomi dell’industria italiana e internazionale (una grande banca ha messo ben 250 mila euro) che ben compaiono poi in tutti gli angoli del capoluogo che ospitano l’happening.


 

Addirittura le malelingue riferiscono che l’editore pugliese, che può vantare la paternità nel 2006 dell’idea del prestigioso Festival, riuscisse sempre a far quadrare il risultato dell’ultima riga del conto economico della società proprio grazie agli introiti dell’appuntamento derivanti anche dal grande tendone allestito ad hoc nella centralissima piazza Duomo per la vendita dei libri. 

Insomma, c’è di che rosicare.