Sole 24 Ore, lista per il cda: Federico Silvestri dentro, è il nuovo ceo

Alla presidenza dovrebbe andare l'industriale umbra Colaiacovo. Ma sul bilancio del Sole 24 Ore c'è ancora qualche perplessità: ecco che cosa dicono i revisori sul mancato accantonamento

di Marco Scotti
Economia

Sole 24 Ore, lista per il cda: Silvestri nuovo ad. Confermata l'anticipazione di Affari

Confermate le anticipazioni di Affaritaliani.it: Federico Silvestri sarà il nuovo amministratore delegato del Sole 24 Ore. Il manager, oggi a capo della System - la concessionaria di pubblicità del gruppo - è stato indicato nella lista presentata ieri. Oltre a lui, come presidente verrà indicata Maria Carmela Colaiacovo, già consigliere di Confindustria. Gli altri nomi? Giulia Secondina Ravera, Franca Brusco, Gaia Griccioli, Federico Silvestri, Martina Cecchi, Sergio Gianfranco Luigi Maria Dompé, Maurizio Stirpe, Paolo Scudieri, Francesco Somma, Paolo Mascarino.

Ma c'è già qualcosa di cui parlare in merito alle sfide che attendono il nuovo consiglio di amministrazione, che entrerà ufficialmente in carica il prossimo 30 aprile. Nel bilancio 2024 de Il Sole 24 Ore c’è un numero che molti guardano per primo: 8,96 milioni di utile netto, un dato che non si vedeva da tempo dopo anni complessi.

Ma ce n’è un altro che, pur non essendo scritto con le cifre, è da tenere in considerazione: il “petitum di importo significativo” relativo a un contenzioso legale con il fondo Nextalia, guidato da Francesco Canzonieri. La causa in questione è quella promossa da Business School24 S.p.A., la società ceduta dal Gruppo nel 2017 e acquisita dal fondo Paragon, che contesta l’utilizzo del marchio “24ORE” nell’ambito della formazione, ambito in cui il gruppo è rientrato nel 2022 attraverso una partnership con Multiversity. Il che contravviene agli accordi presi otto anni fa: via libera a una nuova scuola di formazione (dopo almeno cinque anni) ma no a termini che richiamassero la Business School 24. Ed è qui che si consuma l'incertezza: il nome Sole 24 Ore Formazione è in contrasto con quanto stabilito?

Il contenzioso viene descritto nel bilancio in questi termini: “La Società ha ricevuto un atto di citazione da parte di Business School24 S.p.A. con cui viene contestato l’utilizzo del marchio '24ORE' nel settore della formazione. La società attrice richiede il riconoscimento di un risarcimento danni di importo significativo”. La cifra si sa, ed è di 65 milioni. E i revisori, cioè la società di consulenza EY, hanno acceso i riflettori su questo tema segnalando che vi sono quattro punti di attenzione (in gergo si chiamano KAM, Key Audit Matters) e che tra questi c'è anche il fondo rischi troppo "magro".

Il Sole 24 Ore ritiene “improbabile” il rischio di soccombenza e per questo non ha effettuato alcun accantonamento nel fondo rischi. Ma la stessa nota ammette che si tratta di una vertenza con “profili di incertezza”, e il Collegio Sindacale ribadisce nella sua relazione che “tale voce non include alcun accantonamento in quanto ritenuta inverosimile la soccombenza, seppur in presenza di petitum di importo significativo”. Una posizione prudenziale, certo. Nel frattempo, il fondo rischi e oneri si attesta a 5,52 milioni di euro, in calo rispetto ai 7,6 milioni del 2023. Al suo interno sono inclusi accantonamenti per cause civili, contenziosi giuslavoristici, controversie fiscali e “altri oneri potenziali stimati sulla base delle valutazioni degli uffici legali”. Nella relazione si riconosce esplicitamente che “la valutazione della probabilità di perdita è soggetta a stime soggettive”.

La sensazione, dunque, è che la probabilità che succeda qualcosa di brutto e che Nextalia possa ottenere soddisfazione è assai remota. Intanto, come scritto, il presidente Edoardo Garrone ha abbandonato il suo ruolo e non si è reso disponibile per una nuova candidatura. Non ha però convocato un cda che sarebbe servito per fare chiarezza su alcuni punti, non ultimo proprio la scelta di non accantonare. Anche il consigliere Marco Liera si è detto contrario a questa scelta ma non è uscito dal cda, anche se non è stato incluso nelle nuove liste presentate ieri. C'è un altro dato che fa pensare al sereno: il fatto che lo stesso Silvestri, di cui si era detto che fosse in dubbio vista la scelta di non accantonare per la causa con Canzonieri, abbia accettato l'incarico. Come a dire: il rischio c'è, ma è davvero marginale.

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