Stellantis, la 500 benzina torna a Mirafiori? Forse, ma non prima di fine 2026
Si parla dell’auto a benzina dalla Polonia ma non rispetta le norme Ue
Stellantis, gli industriali chiedono chiarezza. Su Mirafiori tempi lunghi
"Siamo molto preoccupati per il fatto che la produzione dell'auto in Italia sia scesa a dei livelli troppo bassi. Torino è sempre stata un'eccellenza nella produzione automobilistica e nella capacità di fare innovazione e non dobbiamo perdere questo know how, che rende ancora attrattivo il nostro territorio. E' quindi necessario che Stellantis faccia chiarezza in merito ai suoi programmi futuri per Torino e per l'Italia". Lo dichiara, in una nota, il presidente Unione Industriali Torino, Giorgio Marsiaj.
"L'obiettivo di tutti deve essere quello di salvaguardare produzione e lavoro, quindi mantenere ingegneria e progettazione a Torino, ma anche fare in modo che la produzione torni a numeri che possano garantire la sopravvivenza degli stabilimenti e di tutta la catena di fornitura. Il Governo ha convocato un tavolo per il prossimo 3 aprile ed il nostro auspicio è che possa essere definito con Stellantis un piano industriale che punti a raggiungere l'obiettivo di un milione di vetture prodotte in Italia. Su questi obiettivi siamo pronti a fare la nostra parte", conclude Marsiaj.
Secondo il Fatto Quotidiano, un piano (almeno su Mirafiori) ci sarebbe, ma non basterebbe a riavviare i sogni dell'impianto. "L’ultimo fuoco fatuo destinato a svanire è quello del possibile trasferimento a Torino della produzione della 500 tradizionale a motore termico, oggi collocata in Polonia. Un tentativo di dare respiro al “fabbricone” torinese, di tamponare il ricorso alla cassa integrazione che dura ormai da 17 anni e, infine, di provare a risalire dalle appena circa 500 mila vetture prodotte in Italia dal colosso francese nel 2023 a quella quota di un milione fissata dal ministro del Made in Italy, Adolfo Urso", si legge sul Fatto.
Che però aggiunge: "Ma anche se questa intenzione di Tavares fosse mai confermata, Mirafiori non potrebbe accogliere il ritorno della 500 tradizionale se non a fine 2026. A causa dei tempi tecnici per riallestire il modello polacco destinato al Nordafrica e per nulla aggiornato rispetto alle norme Ue sulle emissioni inquinanti".