Stellantis spinge 15 mila esodi volontari via mail. Elkann pensa al mega yacht

La comunicazione inviata agli impiegati “forti”, ignari, come i sindacati. E John Elkann progetta un mega yacht commissionato a Renzo Piano

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Stellantis spinge 15mila esodi volontari via mail

"Stiamo definendo con Anfia il piano di lavoro con Stellantis che mi auguro di poter annunciare nelle prossime settimane. Sono obiettivi molto ambiziosi, significa cambiare i piani industriali". Lo ha affermato il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, intervenuto al Forum della Piccola Industria. "L'obiettivo per Stellantis - ha detto  - è arrivare a 1 milione di veicoli, ma lavoriamo anche per avere altre case automobilistiche nel nostro Paese".

Ma intanto, come anticipato dal Corriere della Sera, Stellantis ha inviato una email ad almeno 15 mila impiegati degli stabilimenti italiani, proponendo incentivi per l’uscita dal lavoro. Una chance da prendere al volo, entro il prossimo 31 dicembre. Come spiega il Fatto Quotidiano, "il parco impiegati interessato alla proposta costituisce un segmento che, negli ambienti sindacali, è ribattezzato lavoratori forti: cioè impiegati non così vicini alla soglia della pensione, con contributi versati per almeno 30-35 anni e qualche possibilità di trovare nuove collocazioni".

"Il calo in Italia è evidente”, commenta Giorgio Airaudo, segretario della Cgil-Piemonte ed ex segretario della Fiom nella città della ex Fiat, a Il Fatto Quotidiano “ed è altrettanto evidente che l’azienda ne vuole scaricare gli effetti sulla componentistica: gli effetti sono già visibili". E ora "una sorta di auto-licenziamento fai da te: visto che, a quanto risulta, gli incentivi proposti sarebbero stati elaborati singolarmente, tenendo contro dell’età e dall’anzianità contributiva di ciascun dipendente”, aggiunge Airaudo sempre al Fatto.

John Elkann e il super yacht by Renzo Piano

Nel frattempo, sempre il Fatto Quotidiano dà conto dell'idea (per ora stoppata) di John Elkann di realizzare un mega yacht commissionato a Renzo Piano. Lo descrive come "un’isola galleggiante in mezzo al mare. Uno yacht, ma di forma quadrangolare. Un meccanismo di aperture che consente di azionare una piscina interna di acqua salata. Cabine extralusso per gli ospiti, ma costruite con materiali sobri e criteri ecosostenibili, (per intenderci) agli antipodi rispetto all’ostentazione pacchiana che spesso accompagna oligarchi russi e sceicchi mediorientali". Per ora il progetto è rinviato a data da destinarsi.