Stellantis, l'ex Ceo di Fca Manley lascia il gruppo. Sarà Ceo di AutoNation
Il gruppo presieduto da Elkann non rimpiazza il manager che aveva sostituito Marchionne. I Coo di Nord e Sud America riporteranno direttamente a Tavares
Mike Manley lascia Stellantis a soli otto mesi dalla fusione. Era stato il successore di Sergio Marchionne nella tragica estate del 2018, quando dopo la malattia e la scomparsa improvvisa del capo di Fca il presidente John Elkann aveva dovuto accompagnare la delicata transizione preferendo per la guida del Lingotto il capo di Jeep al responsabile dell'area Emea Alfredo Altavilla (oggi presidente di Ita, dopo un passaggio in Tim come consigliere di amministrazione).
Poi dopo il matrimonio automotive a gennaio 2021 con i francesi di Psa, Manley aveva accettato di fare un passo di lato, lasciando la responsabilità del quarto gruppo mondiale delle quattroruote nato dal merger al capo di Peugeot Carlos Tavares ed andando ad assumere la responsabilità del mercato americano di Stellantis, area che conosce molto bene e che non ha mai fatto mancare in questi anni il proprio contributo al business di gruppo, essendo stati gli Usa un costante driver per i risultati consolidati.
Mike Manley con Carlos Tavares nel giorno della fusione Fca-Psa
Ora, secondo quanto ha fatto sapere la stessa Stellantis, il manager ha deciso di abbandonare il suo ruolo di head of Americas per assumere il ruolo di Ceo di AutoNation Inc, il più grande rivenditore automobilistico americano, con sede in Florida, dal primo novembre 2021. Retailer che può contare su una struttura commerciale di oltre 300 punti vendita, la prima a raggiungere il traguardo dei 13 milioni di veicoli venduti, con un fatturato che nel 2020 è stato di 20,4 miliardi di dollari.
AutoNation era da tempo alla ricerca di un successore al Ceo di lungo corso Mike Jackson.
Manley, la cui uscita arriva in un momento delicato per il gruppo alle prese con la sfida della transizione ecologica, le difficoltà di approvvigionamento di chip e con un piano industriale in preparazione dove Tavares dovrà confermare i target della fusione, per il momento non sarà rimpiazzato visto che il colosso sutomobilistico ha fatto sapere che Mark Stewart (chief operating officer Nord America) e Antonio Filosa (chief operating officer Sud America), membri del comitato esecutivo esecutivo, d'ora in poi riporteranno direttamente a Tavares. A Piazza Affari il titolo Stellantis, dopo la notizia, è sceso dal massimo intraday a 16,33 euro e a fine seduta ha lasciato sul terreno lo 0,16% a 16,032 euro.
La notizia arriva dopo che a inizio settembre Stellantis aveva nominato alla guida del marchio americano Chrysler Christine Fuell, ex chief commercial officer di Honeywell Intelligrated Safety and Productivity Solutions, ma con vasta esperienza nel settore automotive essendo stata per quasi 15 anni in Ford dove ha ricoperto diversi ruoli.
"Dopo 20 anni incredibili, stimolanti e divertenti, e con Stellantis che ha iniziato davvero forte sotto la guida di Carlos (Tavares, ndr), è giunto il momento per me di iniziare un nuovo capitolo. Lavorare con Carlos per creare questa straordinaria azienda, con il supporto costante dei nostri azionisti, è stato un enorme privilegio sia dal punto di vista professionale che personale", sono state le parole di Manley (che resterà nel gruppo come consigliere di amministrazione nella fondazione) nell'annunciare la propria uscita.
Dopo una laurea in ingegneria conseguita alla Southbank University di Londra e un master in business administration presso l'Ashridge Management College (Inghilterra), Manley era entrato a far parte di DaimlerChrysler nel 2000 come direttore sviluppo della rete per il Regno Unito, incarico a cui era seguito nel 2008 quello di responsabile della pianificazione del prodotto e di tutte le attività di vendita al di fuori del Nord America.
In seguito aveva ricoperto il ruolo di executive vice president - international sales e global product planning operations, come responsabile dell'attuazione degli accordi di cooperazione per la distribuzione dei prodotti Chrysler attraverso la rete di distribuzione internazionale di Fiat. Marchionne gli aveva affidato la guida di Jeep e di Ram e lo aveva promosso chief operating officer di Fca per la regione Apac e membro del consiglio esecutivo di gruppo.
@andreadeugeni