Stellantis: "Trasferimenti forzati in Polonia? Fake news: è una scelta volontaria"
Mirafiori e trasferimenti dei lavoratori in Polonia: la replica del colosso dell'auto
Stellantis: "Nessun ricatto ad andare in Polonia: scelta volontaria"
"Sono state strumentalizzate decisioni aziendali assunte nell'interesse delle persone in questa complessa fase di mercato e transizione. È una vera e propria fake news che i lavoratori di Stellantis siano 'vittime' di un ipotetico, addirittura 'violento', ricatto al fine di trasferirli a lavorare in Polonia. Al contrario, si tratta di una proposta su base volontaria a una decina di colleghi della logistica, per una trasferta temporanea di massimo due settimane, adeguatamente remunerata". Lo precisa un portavoce di Stellantis. "Si tratta peraltro di una prassi consolidata per il gruppo in tutti gli stabilimenti a livello globale".
"In occasione di temporanei stop alla produzione, dovuti alla mancanza di ordini legati all'instabilità dei mercati internazionali - spiega Stellantis in relazione a quanto pubblicato da alcuni quotidiani e riportato da diversi stakeholder - la proposta di trasferta volontaria è una possibilità di aiuto e tutela per i colleghi e le colleghe che ne sono coinvolti. Solo nell'ultimo anno e mezzo, il numero di operai italiani in trasferta volontaria presso altri stabilimenti è oscillato tra le 600 e le 2.600 unità circa. In questa proposta non c'è, insomma, alcuna evidenza di un esodo dai confini nazionali: al contrario, una volontà di tutelare l'occupazione delle persone del gruppo, che non risolve le difficoltà di questo momento storico di transizione, indicato dalla politica e accolto da Stellantis, e che Stellantis sta affrontando, in un processo industriale che merita rispetto, anche nella critica".