Stellantis, clima più disteso nel post Tavares. Da Mirafiori ai nuovi modeli ibridi: i piani di rilancio per il 2025
Il ministro Urso, in un'intervista con Affaritaliani.it, illustra il piano di rilancio di Stellantis e il futuro degli stabilimenti del colosso italo-francese
Adolfo Urso
Stellantis, il piano di Urso nel post Tavares
"Abbiamo rimesso sulla strada giusta l'auto italiana in un contesto difficilissimo, in cui crolla l'industria dell'auto europea", così Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, in una lunga intervista ad Affaritaliani.it, disegna un quadro di Stellantis che appare decisamente più tranquillo rispetto ai mesi precedenti, segnati dall'uscita di scena dell'ex ceo Tavares.
Nelle parole del Ministro traspare una certa positività: parla di rapporti più distesi con il colosso dell'auto e di un "netto cambio di rotta", grazie soprattutto alle decisioni prese dopo il post-Tavares e con l'introduzione del Piano Italia. Urso parla dei nuovi modelli ibridi, degli infibvestimenti sugli stabilimenti e dei progetti di rilancio per impianti come quelli di Pomigliano, Melfi, Cassino, e altri. Non manca però una dura stoccata al Green Deal, che per lui è la causa del crollo dell'auto europea. Ma, guardiamo nel dettaglio i punti sollevati dal Ministro e come si evolveranno nei prossimi tempi.
Urso apre parlando dei nuovi modelli elettrici, ma non si ferma qui. Il futuro dell'automobile, infatti, passa anche attraverso l'ibrido, una tecnologia già ampiamente adottata dai brand Stellantis e destinata a guadagnare sempre più terreno nei prossimi anni. Nel dettaglio, entro il 2026 il Gruppo avrà ben 36 modelli ibridi, un dato che conferma l'approccio multi-energia scelto da Stellantis, che continuerà a proporre vetture con alimentazione tradizionale, ibrida e full electric. Nel 2024, Stellantis aveva già registrato una crescita del 41% nelle vendite di modelli ibridi in Europa, e l'obiettivo è continuare a crescere con i prossimi lanci. Tra i modelli più attesi, spicca la nuova 500 ibrida, recentemente annunciata per affiancare la versione 100% elettrica, e che sarà prodotta a Mirafiori.
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Urso parla inoltre di un investimento di 2 miliardi di euro nel 2025 e 6 miliardi nei fornitori italiani, senza fare ricorso a sussidi pubblici. Come aveva già sottolineato Jean Philippe Imparato, Responsabile europeo di Stellantis, "tutti gli investimenti saranno finanziati con risorse proprie", aggiungendo: "Modena, sede della Maserati, diventerà il polo dell'alta gamma, orgoglio del Made in Italy, coinvolgendo l'intero ecosistema produttivo della Motor Valley per sviluppare il progetto insieme a tutti gli attori della filiera". Un concetto che ora viene ribadito anche dal Ministro Urso.
Urso passa poi agli stabilimenti. "Pomigliano avrà una nuova piattaforma per le citycar, garantendo il futuro della produzione," afferma. E infatti, dal 2028, l’impianto ospiterà la piattaforma STLA Small, destinata a servire da base per due nuovi modelli compatti, ampliando così l’offerta di Stellantis nel segmento. Oggi, Pomigliano produce, oltre alla Panda, anche Alfa Romeo Tonale e Dodge Hornet, consolidandosi come uno degli stabilimenti più strategici del Gruppo.
Su Mirafiori aggiunge: "diventerà il quartier generale delle attività del gruppo." Qui saranno prodotti la 500 ibrida e la nuova generazione della 500 BEV elettrica, mentre proseguirà la produzione dei cambi eDCT. A partire dal 1° gennaio 2025, Torino sarà la sede della Regione Europa di Stellantis e il quartier generale della divisione Veicoli Commerciali del Gruppo. Inoltre, la città ospiterà SUSTAINera, il centro di sperimentazione e riciclo, riaffermando la leadership del Gruppo nell’economia circolare. Mirafiori sarà anche la sede del Battery Technology Center, unico al mondo per i test e lo sviluppo delle batterie.
Novità anche per lo stabilimento di Cassino, dove verrà introdotta la piattaforma STLA-LARGE (assieme alle architetture elettroniche STLA-Brain e STLA-Smart Cockpit). Qui saranno prodotti tre nuovi modelli: la nuova Alfa Romeo Stelvio, prevista per il 2025, la nuova Giulia nel 2026 e una nuova vettura top di gamma. È in valutazione anche la produzione di versioni ibride, oltre che elettriche, per Stelvio e Giulia.
"Melfi beneficerà di 7 modelli tra elettrici e ibridi," afferma Urso. Nei prossimi anni, lo stabilimento vedrà il lancio di sette nuovi modelli: la DS n°8, la nuova Jeep Compass, la nuova Lancia Gamma e la nuova DS7, tutti elettrici. Tre di questi modelli – Jeep, Gamma e DS7 – saranno anche ibridi, moltiplicando così le previsioni di produzione. Questi modelli saranno realizzati sulla piattaforma STLA-MEDIUM.
Infine, Urso conclude con Atessa, che "continuerà a essere il centro nevralgico della produzione di veicoli commerciali." A partire dalla fine del 2024, inizierà la produzione di veicoli elettrici e verrà introdotto “Stellantis CustomFit”, il programma di conversione e personalizzazione. Dal 2027, sarà avviata la produzione di una nuova versione del Large Van, progettata per competere ai massimi livelli con la concorrenza internazionale. Il sito abruzzese, fiore all’occhiello dell’industria italiana che esporta oltre l’80% della sua produzione in 75 paesi, assumerà un ruolo sempre più centrale nel piano strategico di Stellantis.