Stellantis, rientro anticipato dalle ferie per i suoi manager: il calo delle vendite fa scattare l'alert
Nel frattempo l'ad Tavares ha sottolineato l'importanza dello stabilimento di Atessa in risposta alla lettera del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio
Stellantis richiama i manager dalle ferie: l'allarme che accende i riflettori sul crollo delle vendite
All’inizio della terza settimana di agosto, Stellantis ha inviato un’email, urgente, ai dirigenti della divisione italiana, richiedendo un rientro anticipato dalle ferie per analizzare il drammatico calo delle vendite. Non tutti i manager hanno ricevuto il messaggio in tempo, e, secondo il Fatto Quotidiano, non è chiaro se la riunione abbia portato a qualcosa di concreto o meno.
Una cosa è certa, i dati di agosto hanno fatto scattare un campanello d'allarme: le immatricolazioni dei marchi Stellantis in Italia sono scese a 17.132 unità, con una perdita del 32,4% rispetto all’anno precedente e una quota di mercato ridotta dal 31,8% al 24,8%. Questi numeri, peggiori rispetto al 2022 e privi del rimbalzo post-crisi microchip, si allineano alle crescente crisi automobilistica che si è abbattuta in Germania e che vede la possibile chiusura di uno stabilimento Volkswagen.
La situazione è critica: la produzione a Mirafiori è vicina alle 30.000 vetture, Cassino è fermo e Atessa ha ridotto i turni. L’unico stabilimento con nuovi modelli è Melfi, e la mancata realizzazione della gigafactory di Tremoli metterebbe a rischio il futuro dell’auto elettrica in Italia.
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Abruzzo: Tavares a Marsilio, stabilimento Atessa centrale in strategia Stellantis
Lo stabilimento di Atessa "rimane centrale nella strategia di Stellantis, come dimostra il recente lancio dell'intera gamma rinnovata di veicoli prodotti ad Atessa (Fiat Professional Ducato, Citroen Jumper, Peugeot Boxer e Opel/Vauxhall Movano), nonche' i nostri investimenti nell'efficienza energetica del reparto verniciatura e gli sviluppi regolari e continui a sostegno del piano strategico Stellantis Dare Forward 2030". E' quanto afferma l'Amministratore delegato di Stellantis, Carlo Tavares, rispondendo alla lettera inviatagli l'altro ieri dal presidente della regione Abruzzo, Marco Marsilio. In merito al ricorso alla cassa integrazione nello stabilimento abruzzese, L'Ad precisa che ''e' dovuto a una flessione congiunturale dei volumi di mercato e non e' strutturale". "Tra l'altro - aggiunge nella lettera - questa misura non comporta la chiusura totale dell'impianto, ma il passaggio temporaneo da tre a due turni".
Tavares ricorda poi nel documento che "i furgoni di grandi dimensioni sono e restano un segmento cruciale, anche perche' rappresentano un terzo dei volumi in Europa" e che "le flessioni del mercato, come quella attuale, possono ovviamente interferire con questo programma, che sosterremo con adeguate politiche commerciali e di sviluppo". Ribadendo lo spirito costruttivo con il presidente Marsilio, l'Ad di Stellantis conclude la lettera sottolineando "che le prestazioni e la sostenibilita' della nostra azienda dipendono anche dalla competitivita' dell'ambiente in cui operiamo. Tra i fattori chiave, ci sono costi energetici ragionevoli, infrastrutture ferroviarie e stradali all'altezza degli standard internazionali e il giusto sostegno ai nostri investimenti attraverso i Contratti di sviluppo".