Stellantis sospende la produzione in Russia: il titolo crolla a Piazza Affari
In seguito al rafforzamento delle molteplici sanzioni e alle difficoltà logistiche Stellantis ha sospeso la propria attività produttiva a Kaluga
Guerra Ucraina, "Stellantis condanna la violenza e sostiene qualsiasi azione che possa riportare la pace"
Stellantis sospende la produzione nel suo stabilimento di Kaluga in Russia. Lo comunica il gruppo in una nota. "In seguito al quotidiano rafforzamento delle molteplici sanzioni e alle difficoltà logistiche riscontrate, Stellantis ha sospeso la propria attività produttiva a Kaluga al fine di garantire il pieno rispetto di tutte le molteplici sanzioni e di tutelare i propri dipendenti", si indica nel comunicato della società nel quale si ribadisce che "Stellantis condanna la violenza e sostiene qualsiasi azione che possa riportare la pace". Intanto a Piazza Affari scattano forti vendite sul titolo che chiude a -5,2%
Poco più di un mese fa, nella presentazione del nuovo piano strategico, l'amministratore delegato del gruppo Carlos Tavares ha dichiarato che "in Stellantis applichiamo tutte le sanzioni" decise dalla comunità internazionale contro l'invasione russa dell'Ucraina, spiegando come sia stato creato un team per seguire la crisi e tutelare "la salute e sicurezza dei nostri collaboratori". "Siamo in contatto con 71 colleghi in Ucraina mentre non abbiamo contatti con 3 di loro" ha aggiunto, ribadendo la "condanna" delle azioni violente portate da Mosca. Il gruppo ha anche creato un fondo per sostenere i rifugiati, ha spiegato Tavares.
In stretta collaborazione con il responsabile delle operazioni in Ucraina, il gruppo ha deciso anche di affidarsi a una ONG locale per sostenere i rifugiati e i civili in Ucraina per utilizzare questo fondo. "Stellantis condanna la violenza e l'aggressione e in questo momento di dolore senza precedenti la nostra priorità è la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti e delle loro famiglie ucraine", ha detto il Ceo di Stellantis Carlos Tavares. "E’ stata lanciata un'aggressione che ha scosso un ordine mondiale già turbato dall'incertezza. La comunità di Stellantis, composta da 170 nazionalità, guarda con sgomento i civili in fuga dal paese. Anche se l'entità delle vittime non è ancora evidente, il bilancio in termini di vite umane sarà insostenibile".