Stellantis, Tavares mette ordine nel credito al consumo Fca Bank-Psa Banque
Razionalizzazione delle jv con il Credit Agricole, il Santander e Bnp Paribas privilegiando la logica geografica per Paese e area, piuttosto che per marchio
Fca Bank, Chrysler Capital, Banque Psa Finance: varata la fusione a gennaio di quest’anno e a metà giugno la svolta elettrica, per l’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares è ora tempo di mettere mano alle partnership bancarie, fronte su cui il quarto produttore automobilistico mondiale nato dall’unione fra la francese Psa e l’italo-americana Fiat-Chrysler vuole ripartire da zero. Secondo quanto rivelano infatti alcune fonti al quotidiano economico transalpino Les Echos, “Stellantis è intenzionata a mettere ordine nel credito al consumo e le discussioni fra il gruppo e i suoi tre partner bancari sono già iniziate”.
L’operazione è la logica conseguenza del miliardario M&A che ha consegnato al nuovo gruppo da quasi 53 miliardi di euro di capitalizzazione maggiore potere negoziale nei confronti del Credit Agricole Consumer Finance, del Santander Consumer e di Bnl Paribas Personal Finance, le controllate dei colossi bancari bancari con cui i singoli gruppi Fca e Psa avevano messo in piedi, prima delle nozze, delle joint venture sul credito al consumo per gli acquisti di automobili sotto le rispettive scuderie.
Il finire sotto l’unico cappello Stellantis, ha imposto dunque a Tavares una razionalizzazione anche delle attività finanziarie, riorganizzazione che genererà risparmi (l'azienda ha già iniziato a mettere ordine nella rete delle consessionarie) e contribuirà a raggiungere quel target annuale di cinque miliardi di sinergie di costo conseguenti alla mega-fusione. Il tema è finito sul tavolo del manager portoghese perché gli accordi siglati nel 2015 da Fiat Chrysler con il Credit Agricole su Fca Bank (per i finanziamenti in Europa) impongono un rinnovo da discutere e che scadrà a fine anno. Scadenza che accelera dunque il dossier aziendale sulle partnership nel credito al consumo.
Le fonti spiegano che Tavares intende rinegoziare gli accordi in una logica di mercato geografico per Paese o area, piuttosto che per marchio, attenta però ai possibili conflitti (per area) sui diversi brand. Revisione che avrà grossi impatti sui volumi trattati da ogni banca che sono Fca Bank (controllata pariteticamente dall’ex Fca e dalla Banque Verte), Chrysler Capital (jv fra l’ex Fca e lo spagnolo Banco Santander) e Banche PSA Finance (nata nel 2014 dalla partnership fra il Santander e il gruppo Peugeot-Citroen che nel 2018, per i finanziamenti ai marchi Opel e Vauxhall acquistati nel 2017 da GM, ha stretto invece un accordo con la connazionale Bnp Paribas).
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La coabitazione dei colossi bancari europei sotto il marchio Stellantis sta dunque per finire e se negli Stati Uniti i giochi sembrano favorire il colosso spagnolo presieduto da Ana Botin, nel Vecchio Continente invece sono tutti aperti. Intanto, sul fronte italiano, Stellantis (a Piazza Affari oggi tonica con un guadagno del 2,2%) incontrerà i sindacati nazionali e territoriali domani alle 15 a Mirafiori per esaminare gli aspetti legati alla costituzione del polo produttivo di Torino annunciato al Mise.
"E' fondamentale definire, con impegni concreti - ha spiegato al riguardo Ferdinando Uliano, segretario nazionale della Fim - tutti gli aspetti legati alla partenza della piattaforma della Maserati elettrica, delle produzioni di GranTurismo e GranCabrio previse per il 2022 e degli interventi di ammodernamento della piattaforma elettrica del 2024. Cercheremo di comprendere tutti gli aspetti legati al trasferimento delle attività di assemblaggio da Grugliasco a Mirafiori, per mettere in atto elementi di garanzia per i lavoratori sia per l'eventuale uso di ammortizzatori sociali con il riconoscimento dei ratei salariali, sia per l'organizzazione del lavoro, sia per la formazione professionale. Bisognerà prevedere anche un'adeguata formazione professionale sia per i lavoratori di Mirafiori sia per quelli di Grugliasco perchè siano in grado di operare su tutte le vetture, compresa la 500e in vista della salita produttiva prevista".
@andreadeugeni