Super ricchi, in Italia ci sono 62 miliardari (e quasi tutti hanno ereditato): ecco chi sono e chi ne ha di più.
La fortuna complessiva dei paperoni italiani raggiunge i 200 miliardi di euro, bazzecole rispetto al patrimonio personale di Elon Musk
Giovanni Ferrero - Giorgio Armani - Miuccia Prada
Super ricchi, in Italia 62 miliardari (e quasi tutti hanno ereditato): ecco chi sono e chi ne ha di più
Guardando al mondo intero, si legge nel rapporto di Ubs sui miliardari, negli ultimi 10 anni – mentre tutto il resto del mondo si impoverisce e le diseguaglianze crescono - i super-ricchi hanno visto il loro patrimonio complessivo aumentare del 121%, passando da 6.300 miliardi a 14mila miliardi di dollari. È come mettere insieme il Pil di Italia, Germania, Francia e Giappone. Il numero di miliardari è salito da 1.757 a 2.682. miliardari più ricchi negli Usa e in Cina
Chi sono i miliardari più ricchi?
Gli statunitensi, che nell’ultimo anno sono riusciti ad accumulare più ricchezza di chiunque altro. Va però sottolineato che i cinesi sono quelli che crescono più rapidamente, seppur non senza scossoni. La loro ricchezza è più che raddoppiata dal 2015 al 2020, con un incremento del 137,6%, da 887,3 miliardi di dollari a 2.100 miliardi di dollari. Poi è scesa del 16%, assestandosi a 1.800 miliardi di dollari
La situazione in Europa occidentale
Nella zona geografica a cui appartiene l’Italia, quella dell’Europa occidentale, nel 2024 si contano 495 miliardari (contro i 456 del 2023). Il Paese che ne ha di più è la Germania (117), seguita da Svizzera (85) e Regno Unito (82). Poi c’è l’Italia, a quota 62. Contando che in Italia vivono circa 60 milioni di persone, significa che si conta un miliardario ogni milione di abitanti. Dopo il Bel Paese c'è la Francia (46)
La situazione italiana, chi sono i miliardari più ricchi?
La quota di magnati per diritto di successione è probabilmente destinata a salire in tutto il mondo. Secondo Ubs, nei prossimi 15 anni saranno trasferiti in eredità circa 6.300 miliardi di dollari. Il passaggio generazionale non sarà sempre semplice, anche perché, nel frattempo, le famiglie dei Paperoni sono diventate più numerose: il numero dei loro figli è cresciuto da 4.136 del 2015 ai 6.641 del 2024.
L’Italia, da questo punto di vista, ha giù una certa esperienza. Gli ereditieri sono il 60% dei 62 miliardari residenti nel Paese, che nell’insieme detengono un patrimonio di quasi 200 miliardi di dollari (+23%, uno degli incrementi più rilevanti in Europa). Una cifra complessiva, questa, indubbiamente impressionante.
Da notare, però, che il patrimonio totale dei 62 miliardari nostrani non raggiunge neanche lontanamente quello dell’uomo più ricco del mondo. Con una fortuna stimata in 330 miliardi di dollari derivata dal boom delle azioni di Tesla dopo la vittoria delle elezioni di Donald Trump, Elon Musk da solo è infatti più ricco di tutti i miliardari italiani messi insieme.
Fra i miliardari italiani, scorrendo la classifica Forbes, ci sono Giovanni Ferrero, patron dell’omonimo gruppo della Nutella gli eredi di Leonardo del Vecchio, fondatore di Luxottica, gli stilisti Giorgio Armani e Miuccia Prada, Piero Ferrari, secondo socio della casa di Maranello, l’imprenditore della farmaceutica Sergio Stevanato, Massimiliana Landini Aleotti, proprietaria di Menarini.
Fra i più recenti ingressi, i fondatori di Tether, Paolo Ardoino e Giancarlo Devasini, quello di Andrea Pignataro, numero uno del gruppo di servizi finanziari Ion. Il numero dei Paperoni è cresciuto di otto unità nell’ultimo anno, secondo Ubs, un aumento significativo che potrebbe dipendere dalla creazione di nuove fortune e dal trasferimento in Italia di Paperoni stranieri, attratti dal generoso regime fiscale.
Il settore tech è il più remunerativo
Tornando al Billionaire Ambition Report, emerge come il settore d’attività con l’aumento più rapido sia quello del tech. La ricchezza dei miliardari del comparto è triplicata negli ultimi anni, partendo da 788,9 miliardi e arrivando a 2.400 miliardi. Nel tech ci sono poi i miliardari che in media possono contare sulla ricchezza più grande, più o meno 71 miliardi ciascuno.
Il report cita anche gli interventi su cui si sono concentrate le attività che hanno arricchito i paperoni del tech: la diffusione dell'e-commerce, dei social media e dei pagamenti digitali, il boom dell'IA generativa, lo sviluppo della cybersecurity, della fintech, della stampa 3D e della robotica.
Il comparto industriale
Il tech è seguito a stretto giro dal comparto industriale. In questo caso il decennio passato ha visto aumentare la ricchezza degli industriali da 480.4 a 1.300 miliardi di dollari. Gli Stati hanno realizzato investimenti per affinare il loro vantaggio competitivo, soprattutto nell'economia green, per affrontare le sfide demografiche e per sostenere il trend economico del reshoring. Gli interventi di politica industriale favoriscono poi i settori tecnologicamente avanzati come l'aerospaziale, la difesa e i veicoli elettrici.
Trasferimenti frequenti
Il rapporto evidenzia come dal 2020, sulla scia della pandemia da coronavirus, i miliardari abbiano iniziato a trasferirsi da un Paese all'altro con più frequenza: un super-ricco ogni 15 è andato a vivere in uno Stato diverso negli ultimi 4 anni. Dove? Svizzera, Emirati Arabi Uniti, Singapore e Stati Uniti.