Superbonus 110%, bloccata la proroga: a grosso rischio i lavori programmati

L’esponente di Fratelli d’Italia: “Migliaia d’imprese medio piccole che si ritrovano crediti che non sanno se potranno convertire in moneta per i debiti"

Economia
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Il governo blocca la proroga del Superbonus

L'orientamento del governo è di non procedere a ulteriori proroghe del Superbonus edilizio. È quanto è stato confermato nel corso della riunione tra esecutivo e maggioranza alla Camera. All'incontro le criticità di copertura delle misure, viene riferito, sono state illustrate dal capo di gabinetto del Mef, Giuseppe Chinè. Vi sarebbe però la disponibilità dell'esecutivo a verificare la possibilità di allargare le maglie del meccanismo delle cessioni del credito, ampliandolo ad altri soggetti oltre alle banche, con la sola esclusione delle persone fisiche. 

Ricchiuti: “Superbonus affossato dal governo”

"Ormai è da un decennio che le regole del gioco per i lavoratori autonomi vengono cambiate senza minimamente preoccuparsi delle conseguenze. Il rischio d’impresa lo si mette in conto, quello che non è possibile accettare è che le stesse siano fatte sempre per mettere in difficoltà le imprese. Le stesse che tutti dicono di volere sostenere. L’ultima del governo dei migliori le ha superate tutte per distacco. Hanno modificato in corso d’opera il bonus fino a renderlo inapplicabile, dicono, per colpa delle frodi perpetrate. Ma chi doveva vigilare? Perché se si son scoperte le frodi non si son perseguiti i responsabili visto che sicuramente li avranno identificati insieme alle frodi? Perché modificare i bonus? Hanno forse proibito agli italiani di acquistare auto, quando si sono accorti che si frodavano le assicurazioni? Perché in questo caso, questo è stato fatto: ci sono le frodi? Togliamo il bonus e blocchiamo le cessioni del credito. Il risultato? Gente che si ritrova con le case sventrate e senza soldi per finire i lavori, 33mila imprese medio piccole che si ritrovano crediti che non sanno se potranno convertire in moneta per onorare i debiti con banche e fornitori, e si trovano dunque sull'orlo del fallimento, mentre i migliori, seduti nelle loro comode poltrone giocano a tre sette col morto. Ovviamente il morto sappiamo tutti chi è!". Lo dichiara il viceresponsabile del Dipartimento Imprese e Mondi produttivi di Fratelli d'Italia, Lino Ricchiuti.