Superbonus, 7.5 mld di investimenti: ma l'inefficenza frena le attività al Sud

In Italia, gli interventi di efficientamento energetico e messa in sicurezza hanno movimentato investimenti per circa 7,5 mld, ma inefficenze frenano attività

di Eduardo Cagnazzi
Economia
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Superbonus, in Italia investiti 7,5 miliardi di euro: Lombardia e Lazio le regioni più virtuose

Gli interventi di efficientamento energetico e messa in sicurezza antisismica hanno movimentato investimenti in Italia per circa 7,5 miliardi di euro. Lo rilevano i dati diffusi dall’Enea, che fotografano la situazione al 30 settembre 2021. Dai dati emerge che sono state presentate 46.195 asseverazioni ed è stato completato il 68,2% dei lavori. E sul totale sono stati aperti 6406 cantieri in condominio, 23.654 negli edifici unifamiliari e 16.135 nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti. Purtroppo, però, rileva Federcepicostruzioni, ritardi, inefficienze e mala burocrazia frenano gli investimenti. Secondo l’Enea, l’investimento medio dei lavori in condominio ammonta a circa 558mila euro, quello relativo agli interventi negli edifici unifamiliari a 102mila euro e quello per i lavori nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti.

E i cantieri aperti in condominio sono a tutto settembre ben 938 in Lombardia, 635 in Campania e 622 in Emilia-Romagna. Solo in Lombardia, il “SuperEcobonus” ha attivato investimenti ammessi a detrazione per un miliardo e 127 mila milioni di euro, un dato che piazza la regione al primo posto nella graduatoria nazionale, seguita dal Lazio (746 mln e 540mila euro), dal Veneto (731, 515 mln) e dalla Campania con oltre 627 milioni. Dati comunque significativi che però, proprio in Campania, sono contrassegnati da ritardi ed inefficienze di varia natura che frenano l’avvio dei lavori e l’impatto degli interventi sulla sicurezza e sul consumo energetico degli edifici: i lavori realizzati, rileva l’organismo dei costruttori non superano il 62,7%, quasi sei punti percentuali in meno della media nazionale.

Un dato che piazza la regione tra le tre peggiori in Italia, dopo Trentino Alto Adige (61,5%) e Liguria (62,6%). In Campania, più che altrove, le difficoltà investono sia condomini che edifici unifamiliari: i primi si fermano infatti al 56,8% (quasi quattro punti in meno della media nazionale); i secondi al 74,1% (due punti in meno). Eppure la propensione ad investire nella regione è sensibilmente superiore alla media italiana, soprattutto nei condomini, con un investimento medio di 591.894 milioni di euro (quinta regione in Italia, 34mila più del dato medio nazionale), mentre quello negli edifici unifamiliari di 102.188 milioni.

“Questi dati”, rileva il presidente nazionale di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi, “rappresentano l’imprescindibile necessità di intervenire in maniera energica e risoluta su una macchina burocratica e amministrativa che condiziona sempre più pesantemente l’economia. Ad una mole di investimenti addirittura superiore al dato nazionale, nonostante il momento di estrema difficoltà per il post pandemia, si risponde frenando investimenti e quindi lavoro e occupazione”.

Ad agosto, sottolinea, “è stato introdotto il modello Cilas ed è stato previsto che i tecnici non debbano avverare lo stato legittimo dell’immobile: evidentemente questo non è ancora bastato, se è vero che i ritardi maggiori investono tutte e cinque regioni del Mezzogiorno, mentre quelli più confortanti, e riteniamo non sia affatto un caso investano le regioni Lombardia, Umbria e Veneto che hanno avviato i più interessanti e innovativi interventi di riforma della macchina amministrativa”. Lombardi sottolinea inoltre che il Superbonus 110%, da poco deliberato, consentirà un orizzonte temporale più lungo soprattutto per i condomini per i quali l’iter passa per delibere assembleari non sempre agevoli. “Questa proroga, però, potrebbe rivelarsi del tutto vana se ogni progetto ed ogni investimento è destinato ad arenarsi nei meandri della mala politica e della mala burocrazia”.