Superbonus, allarmismi inutili: ecco perchè i crediti non generano debito
Superbonus/ Chi dice che i crediti fiscali legati all’attività edilizia creano debito, non capisce un accidente di come funziona l’economia... L'analisi
Superbonus e bonus edilizi, ecco perchè non capire come funziona l'economia è una cosa grave
Cosa senti sul superbonus? Scegliamo un editoriale tra i tanti: “Le agevolazioni edilizie esagerate volute dal Conte bis hanno dato spazio a truffe e creato una bolla gigantesca. Poi Eurostat ha detto che quei crediti erano deficit e l’Italia ha rischiato il crac. Unica soluzione: fermare tutto”. Ecco, questo significa non capire come funziona l’economia, non capire che si genera debito quando il reddito cala non quando cresce. Qui vedi la “bolla gigantesca” che il governo vuole fermare dell’attività di costruzioni ed edilizia in Italia che dal 2009 era crollata del 60%, a livelli che non si vedevano dagli anni ‘50 e che con il superbonus 110 era ritornata al livello dell’anno 2000.
Ad esempio, le costruzioni sia residenziali che non in termini di superficie sono crollate dell’80% in Italia dal 2000 e in termini di contributo al PIL si è passati dal 15% degli anni del miracolo economico e dell’8-9% degli anni ‘80 al 4,5% preCovid.
Questa è la percentuale più bassa d’Europa Share of construction in GDP - Data Portal - United Nations Economic Commission for Europe (unece.org) e il piccolo boom del Superbonus riportava il contributo dell’edilizia al PIL in Italia nella media europea. Questo crollo ha fatto aumentare o calare il debito pubblico? Nella maggior parte poi dei paesi del mondo, in America, nel Nord Europa specie Scandinavia, in Asia e Medio Oriente in particolare, esiste sia una bolla immobiliare come aumento dei prezzi di tutti gli immobili senza precedenti, sia anche una bolla nel senso delle costruzioni ed edilizia. Quando si parla di “bolla” quindi forse si confonde l’Italia con la Cina, dove mentre da noi crollava del 60% la produzione edilizia è aumentata di quasi dieci volte negli ultimi 20 anni.
Come ha fatto la Cina? Dove “ha trovato i soldi” per costruire dieci volte di più? RIsparmiamo altri grafici e invitiamo a controllare che la Cina ha aumentato di dieci volte la quantità di moneta che circola pompando moneta con le banche pubbliche e ha portato il debito totale al 300% del PIL (come l’Italia, se guardi a tutto il debito). Evidentemente però produrre di più, far lavorare e far crescere il reddito anche a ritmi forsennati come in Cina consente di gestire il debito. Tornando ai crediti fiscali del superbonus però sono “deficit” ma non sono “debito”.
Il 23 febbraio, il direttore di Eurostat che è un italiano, Luca Ascoli ha dichiarato che questi crediti fiscali non costituiscono debito e tutti possono digitare 2023 02 14 - Luca Ascoli Eurostat - Commissione Finanze Camera - YouTube e sentire dalla sua stessa voce che anche se riducono in futuro le entrate dello stato “Eurostat non ha mai detto che ci sarà un aumento del debito governo, non vi è stato alcun impatto sul debito né vi sarà”. Come mai Eurostat dice che questi crediti vengono contabilizzati come “deficit”, ma non come debito pubblico? Perché dipenderà se quando li utilizzi il reddito (tassabile) nell’economia sarà aumentato e di quanto. Come si è visto dal grafico iniziale delle costruzioni in Italia, c’è stato con questi crediti fiscali cedibili l’indice del settore costruzioni, che con l’austerità era crollato da 180 a 80 è balzato a 130, quindi +65%.
Questo aumento genera anche più reddito tassabile e questi crediti fiscali hanno indotto un’ attività economica addizionale, edilizia in questo caso che poi compensa gli sconti fiscali. Bisognerà vedere cosa sarà poi il fatturato tassabile che viene creato lavorando e spendendo per rifare case. Ma non puoi saperlo nel momento in cui li emetti per cui sarebbe assurdo dire che se ne emetti per 60 mld, ad esempio, sono un aumento di debito di 60 mld. Se questo aumento di fatturato genererà ora più tasse e quindi lo Stato incasserà di più e questo incasso compenserà lo sconto fiscale non ci sarà necessità di emettere più BTP.
Può essere che l’effetto di reddito addizionale compensi o più che compensi lo sconto fiscale futuro o può essere che non lo compensi tutto. Forse alla fine ci sarà un aumento di emissione di BTP di 10 mld, ma forse anche invece una diminuzione. Sarebbe assurdo segnare come aumento di debito 60 miliardi di crediti fiscali emessi nel 2022, perché può essere che se poi si fanno i conti di tutti gli effetti di fatturato e reddito nel 2023 e 2024 alla fine siano di 100 miliardi o forse 120 o 130 miliardi, considerando poi le ricadute (i muratori e geometri pagati che spendono di più…). E su questi miliardi addizionali di reddito si pagheranno più tasse e non ci sarà bisogno di emettere più debito pubblico o solo in piccola parte.
Oppure addirittura che l’effetto sia positivo. Il presidente di Eurostat in parlamento dice che non si può segnare questi crediti come debito, ma dato che vanno contabilizzati, si segnano come “deficit” nell’anno in cui li emetti anche se lo Stato non paga un euro in più. È un deficit immaginario, non corrisponde a nessuna spesa addizionale per lo Stato. È una finzione contabile per così dire. Quello che conta è se poi aumenterà il debito pubblico da emettere, ma tutte le attività economiche che crescono, crescendo generano più tasse. Questo è l’ABC dell’economia. Senti parlare del “costo di 2mila euro per ogni cittadino” del superbonus, ma quando tra il 2008 e il 2020 l’attività edilizia è crollata del 60% quanti miliardi di tasse si sono persi?
Quanto ha contribuito all’aumento del debito pubblico e del rapporto debito/PIL questo crollo del 60% dell’attività edilizia in Italia che dura durava dal 2008 al 2020? Sono ormai venti anni che lo Stato italiano emette più debito perché l’economia (non solo l’edilizia) è in stagnazione, non cresce e non produce abbastanza reddito. Quando le politiche di austerità distruggono il reddito, la produzione e il PIL nessuno dice mai “ehi… così poi ci sono meno soldi che girano, si lavora e si produce meno e poi ci sono anche meno tasse e quindi poi più debito”.
Era giusto spendere per rifare facciate? Certo che no, era meglio usare i soldi per costruire case unifamiliari per le coppie giovani che vogliono far figli e se trovano un appartamento di 60mq qui al Nord ad esempio pagano 700 euro di affitto o di mutuo su uno stipendio di 1200, se va bene. Ma se si parla di “debito”, chi dice che i crediti fiscali legati all’attività edilizia creano debito, non capisce un accidente di come funziona l’economia e come si crea poi anche il debito.