Superbonus, così è saltato il Ragioniere generale dello Stato: Daria Perrotta prenderà il posto di Biagio Mazzotta

Lui il responsabile del buco del superbonus secondo il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti

di Redazione
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Superbonus: salta il Ragioniere generale dello Stato

Biagio Mazzotta non sarà più Ragioniere generale dello Stato, incarico di prestigio e responsabilità che ricopre dal 2019. Dopo mesi di retroscena alla fine la bocciatura è arrivata. Il governo Meloni lo aveva riconfermato il 19 gennaio 2023. Ma secondo quanto scrive Repubblica, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, preferiva al suo posto Daria Perrotta, una “fedelissima”, ora a capo dell’ufficio legislativo del Mef, classe 1977, già punto di riferimento dei parlamentari della maggioranza.

Mazzotta passerà alla presidenza di Fincantieri, vacante dopo il suicidio del generale Claudio Graziano. C’è già un cda convocato martedì prossimo per l’approvazione della semestrale. “Lascio con rammarico”, pare che abbia detto chi l’ha sentito nelle ultime ore. Mazzotta è stato accusato di essere responsabile del buco da oltre 200 miliardi creato dal Superbonus, perché non previsto.

Perrotta sarà la prima donna Ragioniera d’Italia. E la prima magistrata della Corte dei Conti, in un ambiente che ha conosciuto guide esterne solo per lo più da Bankitalia. Perrotta non sarà operativa prima della fine di agosto o inizio settembre, nonostante l’Italia debba presentare entro il 20 settembre a Bruxelles il piano di rientro dal deficit eccessivo.

“Mi ritroverò tutti contro”, pare che abbia detto secondo Repubblica in queste ore Perrotta. Non troverà un clima conciliante, in quanto mal tollerata dagli ispettori capo.

Governo: Boccia, continua spoils system e allergia a controlli 

"Non era un mistero e da due anni lo verifichiamo anche in Parlamento, ma le notizie di oggi confermano che il governo Meloni confinua la sua opera di spoils system. Ora anche Ragioneria dello Stato, Enac e Agenzia delle Entrate sono nel mirino del governo e del ministro Giorgetti. Le colpe? Non aver paura di dire la verita' sui conti e sulle scelte di un governo incapace di far quadrare i conti e di varare provvedimenti utili all'economia e alla tenuta del Paese. E' la conferma ulteriore di una 'allergia' a tutti i controlli di autorita' ed enti terzi che abbiamo gia' riscontrato e denunciato in sede di manovra di bilancio e della voglia, nel caso fosse reale la volonta' di sostituire il Ragioniere dello Stato, di mettere le mani sui conti pubblici. Di questo chiederemo conto in Parlamento. Siamo alle solite: incapaci di governare in modo efficace governo e maggioranza colpiscono chi, in nome della tutela dei conti e della stabilita', osa criticare le scelte di questa destra. Ma il re, ormai e' evidente, e' nudo: oggi il Consiglio Ue ha avviato la procedura per deficit eccessivo nei confronti dell'Italia e il governo vivacchia solo grazie a continue fiducie per sedare la maggioranza con decreti inutili e sbagliati". Cosi' il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia. 

Governo: Pagano (Pd), 'colpo grosso' alla Ragioneria di Stato

"Sta per concludersi, con successo, l'assedio a cui per mesi e mesi e' stato costretto il Ragioniere Generale dello Stato Mazzotta. Il Governo Meloni, e in particolar modo il Ministro dell'Economia Giorgetti, riescono nel 'colpo grosso' cercato da tempo: rimuovere una persona 'non gradita' da una delle istituzioni piu' importanti della Repubblica. Tutto cio' avviene mentre l'Italia sta per giocare la fondamentale partita del piano strutturale di bilancio con la Commissione UE e a pochi mesi dalla prossima legge di bilancio. Questa mossa e', ad oggi, la piu' improvvida e cinica dimostrazione del metodo repressivo utilizzato da questo Governo. A farne le spese, anche in questo caso, saranno tutti gli italiani perbene". Cosi' il capogruppo Pd in commissione Bilancio alla Camera, Ubaldo Pagano.